-29- Rumors

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"Sono semplicemente venuto a prenderti, Draco. Sei così sorpreso?"

Ma Draco Malfoy non era sorpreso. Era attonito. Per fortuna la Sala Grande era quasi vuota, tranne che per qualche studente di Serpeverde che aspettava di andare a lezione ultimando compiti e ripassi. Quella mattina era iniziata benissimo, Draco si era alzato con la prospettiva, almeno, della prima ora libera.

Ora suo padre, avvolto nel suo elegante mantello da viaggio, era piombato come una nuvola scura su di lui.

"Per andare dove?"

"A casa."

Irrazionalmente - ma forse per via di quello che era accaduto tra di loro la sera prima - la prima cosa che Draco fece fu cercare Harry con lo sguardo. Ma Harry, naturalmente, aveva lezione alle otto e non era lì.

"Non se ne parla."

Le labbra di Lucius si strinsero in una piega di disappunto. Gettò un'occhiata tesa all'entrata della Sala Grande, forse con l'intenzione di salutare Karkaroff, ma quello gli dava le spalle e non lo vide.

D'altronde la priorità di Lucius, in quel momento, non erano le pubbliche relazioni.

"Hanno ucciso Crouch padre e tu eri testimone. Vieni via con me in questo preciso momento."

Draco Malfoy spalancò la bocca.

"Sono al sicuro, qui."

"Non penso proprio..."

Poi, forte e profondo come se provenisse dalle mura stesse del castello, un pesante clunk clunk clunk fece sobbalzare Lucius Malfoy.

Alastor Moody - il nuovo, spaventoso insegnate di Difesa - si era alzato dal tavolo dei professori ed aveva raggiunto quello di Serpeverde.

Guardava lord Malfoy dritto negli occhi. Lucius aveva un'espressione che spiazzò Draco, completamente. Era aperto, feroce disgusto. Mai prima di allora Lucius aveva guardato così un Auror in pubblico.

Draco Malfoy ripiombò nella notte in cui aveva trovato Crouch sporco e delirante e raggelò. Lo sconosciuto con i capelli scuri e l'aria folle era emerso dalle sembianze di Moody... o viceversa? Il suo grosso corpo era cambiato in uno più giovane e sano che aveva cercato di tramortirlo...

"Alzati, Draco. Muoviti, prendi le tue cose!"

Draco Malfoy si rovesciò il latte addosso ed imprecò, mentre Lucius provvedeva a ripulirlo con un colpo di Bacchetta, Moody si allontanò ridendo a voce alta, sguaiatamente.

*

"Da quando mi serve il suo parere per decidere se mio figlio resta nella sua scuola o no?"

Lucius Malfoy a muso duro, ma questa volta il suo avversario era Albus Silente.

Draco, disorientato, cercava di raccogliere quei segnali discordi, di dare ordine ai propri sospetti vorticanti.

"Da quando é testimone di un omicidio ed ha molto probabilmente visto in faccia il colpevole."

"Ridicolo! Lei non può..."

"Sfortunatamente, posso. Oppure, Lucius, potrà spiegarlo al Ministro in persona..."

Un capannello di studenti si stava formando, circondando il terzetto.

Fu una vera fortuna che le urla di Lucius sovrastassero la voce gentile del Preside, e che questo attirasse ulteriori studenti. Draco si allontanò a grandi passi. Nessuno lo chiamò indietro. Draco iniziò a correre. Ben presto era lontano dal corridoio, diretto al rifugio che ora divideva con Potter.

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