-37- Resilienza

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Quel quinto anno ad Hogwarts diede il suo personalissimo benvenuto a Draco Malfoy per primo, o quasi.

Forse per primi accolse gli studenti riuniti in Sala Grande, riuniti ad ascoltare le mielose parole di una nuova insegnante vestita completamente di rosa senza capire granché.

Il benvenuto di Draco Malfoy non lasciò spazio per sbadigli e fraintendimenti.

Il ballatoio che portava alle camere dei singoli dormitori era sempre stato un luogo così familiare, per Draco, che venne trascinato dentro la stanza di 'Rackam, Selwyn e Baddock' per le braccia senza quasi sentire la porta chiudersi.

Qualcuno di estremamente più forte di lui gli teneva strette entrambe le braccia.

Dentro la stanza era buio.

Draco Malfoy aprì bocca, ma una mano più delicata della stretta sul braccio gliela chiuse prontamente.

Draco rifletté.

Aveva tratto le sue ovvie conclusioni da quel buio, da quella stretta, e pensava che fosse una follia sfruttare il dormitorio personale di qualcuno - perché supponeva che l'avessero trascinato così per approfittare di quello che di solito elargiva la Stanza delle Necessità.

Nel buio, Draco sentì il suono attutito di passi contro i morbidi tappeti. Ebbe la sensazione che fossero in tre e si rivelò esatta.

Le lampade si accesero rivelando tre letti nella stanza circolare, ciascuno con il baule intonso sistemato accanto.

Voleva dire che era in grado di camminare da solo e cercare il suo tono mellifluo più squisito - anche se da quando aveva incontrato Potter le cose per lui erano cambiate, con il fatto di essere 'il ragazzo di tutti' - ma lo stavano trascinando di peso contro uno dei tre letti.

Goyle e Tiger si chiederanno dove sono finito - fu il suo salvifico, fugace pensiero - e prima di poterne formulare altri si ritrovò steso sulla coperta, le braccia pilotate da quella morsa feroce, immobili.

Il volto di un ragazzo comparve nel suo campo visivo. Selwyn era un Serpeverde del quinto anno dall'aria severa, con lisci capelli neri che gli ricadevano intorno al volto squadrato. Ripeteva il quinto anno e non doveva essere particolarmente felice della cosa. Sul suo viso non c'era niente di ilare o divertito che tradisse una qualche voglia di rifarsi ai danni nei nuovi compagni del quinto anno. Era così serio che Draco Malfoy sentì morirgli le parole in bocca.

Andreas Rackam lo affiancava con una faccia appena meno grave, ma era lì come se vi fosse capito per caso. Quello che lo fissava freddamente era Selwyn. Quanto alla morsa che gli stringeva e gli sollevava le braccia, doveva rispondere al nome di Baddock, un muscoloso Battitore di Serpeverde che era sempre stato di poche parole.

Il terrore di Draco Malfoy lo morse insensatamente quando Selwyn gli fece saltare via la tunica e la cravatta, facendolo rimanere solo con la camicia. Selwyn non aveva mai fatto parte dei ragazzi che lo salutavano in biblioteca. Erano tanti, ma i Serpeverde Draco tendeva a ricordarseli.

Quello che Draco non poteva sapere, era come quello che gli stava succedendo fosse collegato ai 'rumors' dell'anno prima.

Rackam era un sostenitore dell'Oscuro Signore - Baddock era un sostenitore, ma meno attivo - Rackam era un mellifluo allibratore che aveva parlato di affari con Lucius e per quello che Draco aveva capito, forse aveva addirittura il Marchio Nero.

All'Improvviso il significato di quell'azione mutò sotto lo sguardo pallido di Draco Malfoy e lui rabbrividì.

Rackam rimase a guardare con le mani infilate nelle tasche quando Selwyn fece scomparire la camicia di Draco Malfoy. Qualcosa disse al ragazzo di non divincolarsi, di rimanere più fermo possibile, e Baddock si assicurò una presa più salda sulle sue braccia.

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