Kitten

40 - Vado a cercare il mio amico

"Harry?"

Harry continuò a camminare. Affrettò il passo, non serviva, ma lui fu sul punto di iniziare a correre. Draco Malfoy non fu altrettanto sciocco, sapeva che non sarebbe servito a nulla. Il ragazzo si era fermato, come se fosse congelato sul posto.

Ormai li avevano sorpresi, inequivocabilmente insieme, in un certo corridoio del quinto piano.

"HARRY!" A quel punto, il ragazzo fu costretto a voltarsi verso il suo amico Ron Weasley.

Ronald Weasley oltrepassò Draco Malfoy con un occhiata sospettosa, ma quando Draco non reagì fissò invece il suo amico.

Un gran silenzio di urla lontane, di ore buca riempite con giochi in cortile e chiacchiere allegre riempiva lo spazio vuoto tra i ragazzi.

"Dove accidenti eri finito? Ti stavamo cercando da almeno un'ora..." Già, la prima ora buca che Harry aveva sfruttato per sgattaiolare via con Draco Malfoy di nascosto. Ron non poteva fare a meno di guardarli entrambi, alternativamente, come se cercasse furiosamente una spiegazione e si rifiutasse di accettarla.

Perché che il suo amico fosse appena stato beccato in compagnia di Draco Malfoy era ovvio addirittura per lui, notoriamente poco attento.

Ed a proposito di Draco, vedendo che non faceva nulla, non lo attaccava, non lo chiamava 'donnola' ma si limitava a starsene lì in piedi, Ron Weasley lo fissò un'ultima volta ancora con il labbro superiore arricciato. 

"Che cosa vuoi, Malfoy? Perché non sei con i tuoi amici?" Fece con un tono di pura provocazione. Ma quando si voltò di nuovo vide che Harry era non lo seguiva.

"Io resto."

"Oh... se proprio... ma Harry, che cosa ti succede?"

Un'espressione orripilata sulla sua faccia, che Ron non si curava nemmeno di nascondere.

Draco Malfoy continuava a dargli le spalle e solo le spalle.

"Io resto con Draco, fino a Trasfigurazione."

"Che cavolo significa, resti con Malfoy?" Ron lanciò un rapido sguardo di puro disgusto alle spalle esili di Draco.

"Significa che potremmo anche raggiungervi in biblioteca, é solo che dopo Draco avrebbe degli altri problemi con i suoi compagni di casa."

Un sorriso metà incredulo, metà divertito che Harry conosceva fin troppo bene si stava facendo largo sul viso di Ron. L'ultima volta che lo aveva visto, era stato ai tempi del Torneo Tremaghi.

"Harry, ti conosco da quattro anni, cinque ormai. Dimmi che non sei stato con Malfoy per tutto questo tempo."

"Se hai bisogna che neghi una cosa così ovvia, Ron, forse ha ragione Hermione, non ci vedi bene." Il tono di Harry era dolce, conciliante, ma forse proprio il suo nominare Hermione l'errore più grande.

"Oh va bene, si é compromesso abbastanza con i suoi compagni di Casa e forse ha dimostrato di non essere una feccia totale, ma chiedi ad Hermione, in caso non ti ricordassi più come l'ha chiamata!"

"Draco ha fatto ben più che compromettersi."

Harry si stava scaldando. Aveva previsto che Ron non capisse, aveva previsto tutto, lo conosceva, gli voleva bene nonostante avesse assaggiato molti suoi aspetti sgradevoli, ma non intendeva dargli ragione su quello.

"Draco ha tradito la sua famiglia."

Ma la reazione di Ron non fu quella che Harry si aspettava. Nemmeno dal Ron che gli si era scagliato contro l'anno prima.

"Questo é quello che sembra. Ma con i Malfoy non si può mai sapere." Spiegò Ron, condiscendente, come se cercasse di spiegare l'ovvio ad un bambino un po' ottuso.