"Non esiste... Lucius, non può perdere l'anno!"
"Cissy, ma quale importanza può mai avere a fronte del Suo ritorno! Conteranno altri fattori, non..."
"Draco non sarà ritirato da scuola! Mai e poi mai! Una settimana al massimo, e poi..."
Draco Malfoy aprì gli occhi nel frastuono lontano, ma penetrante di quelle urla. Erano le cinque meno dieci. Un'alba tiepida aveva allungato pallide dita rosate sul Wilthsire, ma la sua stanza era immersa in una caligine bluastra.
Draco si avvolse ancora di più nelle coperte, sprofondando nel letto. Si fece piccolo piccolo, in attesa di altre urla. Ma ormai doveva sforzarsi al massimo, per cogliere qualche altra parola. Sentiva solo un fastidioso brusio, segno che Narcissa e Lucius proseguivano la conversazione in toni più pacati.
Un sollievo incredibile lo invadeva da capo a piedi, rendendogli piacevole, oltre che caldo quel nido di familiari coperte.
Avrebbe tanto voluto piangere per quel sollievo, se ne fosse stato capace.
Narcissa Malfoy non voleva che suo figlio perdesse parti essenziali della sua istruzione.
Draco avrebbe fatto ritorno alla Scuola in cui era stato testimone di quando un Mangiamorte sotto mentite spoglie aveva eliminato il suo stesso padre ridendo. Gli sembrava preferibile alla sua stanzetta verde.
Un segreto, vergognoso piacere lo attraversò quando pensò alla faccia che doveva avere Lucius in quel momento.
Oh, non poteva andare fino in fondo con quell'opposizione, vero? Forse Narcissa non sapeva nemmeno di Crouch. Difficile stabilirlo, se quel bizzarro personaggio era parte del ritorno di Lord Voldemort.
Perché ormai Draco Malfoy aveva capito cosa c'era in ballo, da tempo.
Forse addirittura da quando era solo fatto d'istinto e fuga.
Il Torneo aveva a che fare con il ritorno di Voldemort, in qualche perverso modo. Ecco perché Lucius si affannava tanto. Forse le sue terribili parole erano solo il fregio in calce alla firma.
Lucius non lo avrebbe lasciato uscire di casa, ora che aveva osato sbilanciarsi così tanto.
Lui e sua madre lottavano ancora, con brusii d'api inferocite, quando Draco Malfoy scivolò di nuovo nel sonno.
*
"Ssh..." Un sussurro preventivo, dolce come un frullo d'ali.
Quando Draco aprì nuovamente gli occhi, dovevano essere le sette al massimo.
Lord Malfoy gli accarezzava la fronte e prevedibilmente aveva provato a blandirlo perché Draco non avesse la reazione che invece stava avendo. Allora ricorse alle lunghe dita affusolate, per soffocare la sua protesta.
Draco rilassò ogni muscolo su cui avesse potere. Sbatté le palpebre una, due volte. Lucius Malfoy sapeva di dopobarba alla violetta ed era caldo, gentile in quelle sue carezze possessive.
"Buongiorno, Draco."
Il ragazzo ce la mise tutta per non far trapelare l'evidenza. Forse Lucius non avrebbe parlato di quelle urla. Forse non gli importava nemmeno che Draco avesse sentito ogni cosa.
Le preoccupazioni di Draco erano inutili, in effetti.
"Sembra che abbiamo a disposizione solo una settimana... no, no... non fare così. Draco. Guardami..."
E le sue braccia come tentacoli noti lo avvolsero, precipitandolo in quell'ingannevole sensazione di familiarità.
Lucius gli accarezzò il mento sottile, poi gli zigomi pallidi con tutta la delicatezza di cui era capace. Draco chiuse gli occhi.
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Kitten
Fanfiction[[Attenzione ⚠️ tematiche delicate ed incest]] Draco Malfoy sapeva che non gli era permesso uscire dalla stanza e non uscì. Il pomeriggio maturava e poi cadeva in lame di polverosa luce gialla sulla parete di fronte al suo letto. Il ragazzo guardò...