3. Scale

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Mi svegliai con i raggi di sole che mi sbattevano sul viso.

Il giorno prima mi ero dimenticata di abbassare la serranda e ora mi trovavo sveglia alle nove e mezza.

Un miracolo, non mi svegliavo così presto nemmeno nei miei giorni d'università.

Università.

Un argomento da evitare sicuramente.

Ed uno dei motivi che mi portava qua.

Mi alzai e andai in cucina salutando nonna che era sveglia e stava già preparando da cucinare.

Mi guardò come se avesse visto un fantasma e mi toccò la fronte per vedere se avessi la febbre.

"Martì che ti è successo? Come mai sei sveglia a quest'ora?" E sembrava veramente preoccupata.

Risi e mi presi una ciotola e il latte.

"Non ti preoccupare, No'. Ho dimenticato di abbassare la serranda e mi sono svegliata. Comunque credo proprio uscirò un po' per andare al mercato."

"Oh non ti conviene andare a quello sul corso, c'è solo verdura. Vai sul lungomare che forse trovi qualche vestito che ti piace."

Le sorrisi birichina e mi presi i biscotti, rigorosamente Pan di stelle, sedendomi accanto a lei.

"Tu si che mi conosci!" Cantilenai e continuai a mangiare.

La particolarità di questo paese è che era diviso su due parti, ma erano entrambi accessibili tranquillamente a piedi.

La parte un po' più antica e dove si trovava il corso principale era sopra, dove noi vivevamo.

Mi piaceva tantissimo perché i vicoli, quando non era notte, erano davvero interessanti da esplorare.

E ognuno di essi sembravano portare sempre allo stesso punto: la piazza.

La piazza e il corso erano praticamente attaccati, giusto venti metri di distanza, e di corso non ce n'era così tanto.

Non era molto lungo e soprattutto non erano presenti molti negozi, ma era sicuramente lo stradone principale.

Alla fine di questo corso c'era una lunga scalinata che portava sotto.

Il sotto non era altro che il lungo mare, e la strada da fare era di circa cinque minuti a piedi dalla scalinata fino alla stazione.

La stazione si affacciava proprio sulla spiaggia.

Erano tante le stradine da prendere per arrivare, ed era una delle mie cose preferite questa, che ogni strada portasse davvero nello stesso posto.

Il lungo mare era molto lungo ed i lidi erano tantissimi, quindi farlo tutto a piedi significava farsi più di cinque chilometri.

A me non dispiaceva: il lungomare era il mio posto preferito e sommato alle bancarelle... diventata definitamente il mio paradiso personale.

Finii colazione e lavai velocemente la tazza, avviandomi verso il bagno con dei vestiti in mano.

Mi legai i capelli e mi feci una doccia veloce.

Mi infilai i miei pantaloncini di jeans colore standard e il top bianco a bratelline che avevo scelto, notando come mi si vedesse il reggiseno nero sotto.

Sbuffai e riandai in camera cambiandomi reggiseno e prendendo la borsa dei trucchi.

Mi misi un po' di crema solare sul viso e poi mi coprii qualche punto un po' più rosso con il correttore.

Gocce d'estate[C.L]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora