Uscii dall'acqua che erano le dodici passate, e mi fiondai al telefono chiamando nonna e avvisandola che non avrei mangiato a casa ma al lido.
Gli altri erano ancora in acqua mentre io andai a farmi una camminata, continuando a parlare di scemenze con nonna.
Chiusi il telefono e mi fermai difronte un campo di beach volley, ammirandolo in tutto il suo splendore.
Mi mancava pallavolo, realizzai, mi mancava assai.
Mi sedetti sulla sabbia noncurante del mio costume bagnato e poggiai il mento sulle ginocchia, osservando due bambine giocare.
Mi ricordavano me e le mie ex compagne di squadra, e il modo in cui ci prendevamo in giro a vicenda ridendo nei nostri errori.
Sorrisi nostalgica e le guardai giocare animatamente.
Poi sentii della sabbia sul mio fianco e mi girai a destra, vedendo solamente un costume nero e un bel paio di addominali.
Voltai la testa di scatto sapendo benissimo a chi appartenessero quei muscoli.
Mi misi una mano sulla faccia sentendomi accaldata e ignorai la sabbia che mi stava calciando addosso.
"Dai, muoviti. Dobbiamo andare a mangiare."
Non lo guardai per evitare spiacevoli incontri e mi alzai, togliendomi la sabbia di dosso e dal costume.
Camminai al suo fianco e diedi un'ultima occhiata a quelle due bambine, sentendo solo e solamente risate.
Lui mi guardò curioso e io ricambiai lo sguardo, alzando leggermente le sopracciglia per chiedergli silenziosamente che cosa volesse.
"Giocavi?" E indicò il campo da beach.
Lo guardai sorpresa e annuii, realizzando quanto fosse bravo nell'osservare e ricordarsi i piccoli dettagli.
"Forse dopo possiamo fare una partita con gli altri." Disse semplicemente, e io gli sorrisi entusiasta.
"Sai giocare?"
"Per niente. Non sono bravissimo negli altri sport." Disse grattandosi il retro della nuca.
Sorrisi divertita. "Allora non vedo l'ora di giocarti contro." E gli feci un occhiolino giocoso.
Lui mi guardò qualche secondo in più del necessario e si lasciò sfuggire un sorrisetto con tanto di fossette.
Gli ultimi passi che ci separavano dall'ombrellone li facemmo in silenzio.
Eppure non era imbarazzante o pesante.
Semplicemente confortevole.
Appena sotto l'ombrellone realizzai che ero solo in costume, così mi affrettai a mettermi il vestito e sentii un braccio sulle spalle.
Mi girai verso Lando che mi guardava con un sopracciglio alzato e sospirai, sapendo già cosa volesse dirmi.
"Sooo. Charl-"
"Shhh!" Dissi posandogli, più schiaffandogli, una mano sulla bocca.
Lui mi guardò curioso e io alzai gli occhi al cielo, desiderando di tirargli una testata.
Mi girai intorno e notai come gli altri si stessero già dirigendo verso il ristorante del lido, così tolsi la mano dalla sua faccia e presi a camminare.
Lo sentii raggiungermi correndo e mi prese a braccetto ancora una volta.
"Stop it. I don't like him. He is just, like, an acquaintance."
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Gocce d'estate[C.L]
RomanceDove una ragazza persa incontra un ragazzo ancora più perso e insieme ritrovano la via di casa. Oppure. Martina ha ventun anni e nessuna idea di chi sia, di cosa voglia a fare e quale siano le sue aspirazioni. E quando si ritrova improvvisamente a...