Mi svegliai con una canzone degli One Direction che mi martellava da sotto il cuscino.
Mi strofinai il viso e spostai le coperte, scendendo dal letto.
Erano circa la dieci e probabilmente non avevo sentito la prima sveglia che avevo impostato.
Mi affrettai cercando dei vestiti da mettere e mi fiondai in bagno.
Se nonna mi avesse visto un'altra volta sveglia a quest'ora, probabilmente avrebbe avuto un infarto.
Mi feci una doccia veloce e mi sistemai il ciuffo, desiderando di avere il tempo di farmi lo shampoo.
Non erano sporchi, ovviamente.
Semplicemente i miei ricci al secondo giorno dal lavaggio sembravano perdere la loro forma ondeggiante.
Mi tolsi gli occhiali da vista e mi misi un po' di crema solare e correttore.
Riflettei se mettermi un po' di mascara o meno ma ci rinunciai, notando come fosse già tardi.
Mi infilai un vestito floreale bianco e sostituì i miei occhiali da vista con quelli da sole, infilando i miei occhiali normali in una borsa di stoffa.
Se avessi voluto prendere qualcosa al mercato, era sicuramente l'opzione migliore.
Mi misi il burrocacao e andai in cucina, salutando nonna.
Lei spalancò gli occhi, incredula di vedermi in piedi e già vestita.
"Che ti è successo?" Chiese semplicemente, ma sembrava porre la domanda più a se stessa che a me.
Risi e le dissi che avevo una persona da incontrare, e lei mi guardò come se fossi diventata improvvisamente un'alieno.
Le diedi un bacio sulla guancia e la salutai, promettendole che le avrei spiegato tutto una volta tornata.
In men che non si dica ero fuori casa e continuavo a pensare a come stessi per incontrare un pilota di formula 1.
Un pilota di formula 1 che lui stesso aveva chiesto di rivedermi.
Un pilota di formula 1 che probabilmente mi riteneva abbastanza simpatica da poter essere degna della sua compagnia.
Com'era strana la vita a volte.
Senza neanche accorgermene ero arrivata alla scalinata, e mi guardai in giro alla ricerca di una testa riccioluta.
Sentii dei passi pesanti e qualcuno con il fiatone, e mi girai trovando Lando poggiato con le mani sulle sue ginocchia che mi guardava dal basso.
"I'm late, aren't I?" Mi chiese tra un respiro e l'altro e io scossi la testa sorridendo.
"I'm late too. Let's go have breakfast."
"But I already had breakfast-"
"Then you'll have a second one!" Dissi semplicemente e lo trascinai verso un bar vicino la stazione.
"I can't have a second breakfast." Disse ridendo Lando e io lo guardai confusa.
"Formula 1 requires a stricht diet, you know."
Aggrottai le sopracciglia confusa.
"But you're on holiday!" Mi lamentai.
"My trainer wouldn't agree." Disse semplicemente.
"Well, I then too won't have breakfast." Dissi semplicemente.
"No, no! You really should! I-"
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Gocce d'estate[C.L]
RomanceDove una ragazza persa incontra un ragazzo ancora più perso e insieme ritrovano la via di casa. Oppure. Martina ha ventun anni e nessuna idea di chi sia, di cosa voglia a fare e quale siano le sue aspirazioni. E quando si ritrova improvvisamente a...