11. Brownies

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La mia giornata iniziò ufficialmente quando notai che ad aspettarmi c'era solamente un ricciolino.

Stavo scendendo le solite scale quando ad incontrare i miei occhi non furono i soliti sguardi energici ma solamente uno dall'espressione tirata.

Lo guardai preoccupata e mi fermai davanti a lui, baciandogli una guancia velocemente e sistemandomi la borsa da mare sulla spalla.

"What happened?"

Lando mi sorrise rassicurante scuotendo una mano in aria.
"No, nothing happened, I-"

"Just tell me."

"It's really nothing, it's just that Charles and Carlos had to go to Maranello for an emergency meeting."

Aggrottai le sopracciglia confusa. "What's Maranello?"

Sgranò leggermente gli occhi prima di alzarli al cielo, sbuffando scherzosamente nel mentre.
"I forgot how dumb you are. Ouch- Don't hit me! Maranello it's like the base of Ferrari." Spiegò massaggiandosi la spalla che gli avevo pizzicato.

"So? Where are they?"

"Probably on the plane at the moment, they'll arrive there soon."

Mi bagnai le labbra e provai a parlare sentendo la gola secca. Mi schiarii la gola con il cuore che batteva a mille.
"So their vacation is over?"

Lando sorrise e mi mise un braccio sulle spalle, iniziando a camminare.
"Of course not! They'll be back tomorrow morning, silly! Although I don't think they will come to the beach because they'll probably be tired."

Mi lasciai scappare un sospiro di sollievo e ignorai gli occhi furbeschi di Lando sul mio viso, trascinandolo verso una gelateria.

"Sooo- about that gelato I own you-"

"Oh gosh don't start-"

Uscimmo cinque minuti dopo con un gelato ciascuno, io trionfante e lui sconfitto.

Ero finalmente riuscita ad offrigli qualcosa, e mi sentivo veramente orgogliosa per aver vinto questa battaglia.

Saremmo stati solo noi due al mare poiché Kika e Pierre la sera prima erano rincasati tardi e non si erano ancora svegliati; così Lando mi propose di andare a casa loro per trovarci qualcosa da fare.

Mi fermai verso un supermercato ed ebbi un'idea geniale, trascinandoci Lando dentro con un obiettivo in mente.

Ero decisa a fare una delle mie ricette di dolci preferite, giusto perché sapevo che ero bravissima a farla e perché era veramente l'unica cosa che sapevo cucinare; e Lando concordò entusiasta aiutandomi nel cercare gli ingredienti.

Il super mercato era a due passi dalla loro abitazione, e rimasi sorpresa quando ad aspettarmi era una semplice casetta a due piani e non una mega villa.

Mi sarei aspettata le cose in grande conoscendo i soggetti; eppure la casa era modesta e semplice, e aveva giusto qualche metro di giardinetto a circondarla.

Lando aprii il cancello e sgranai gli occhi alla vista della Ferrari difronte me.

Lando alzò le spalle blaterando qualcosa su come lui e Pierre avessero provato a dissuadere gli altri ragazzi da affittare una macchina del genere ma avevano fallito miseramente, continuando dicendo che la seconda l'avevano utilizzata Charles e Carlos per arrivare in stazione.

Sorrisi al suo tono esasperato e aspettai che aprisse la porta e mi invitasse dentro, perché ero una persona educata e soprattutto perché lui era famoso.

Gocce d'estate[C.L]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora