Ringraziai Lando quando mi offrì una mano per scendere dalla macchina e osservai la struttura a noi difronte, una villetta stile antico circondata da piante che ergeva su un campo di fiori.
Mi tenni a Lando mentre camminavo sull'erba, i miei tacchi che affondavano di qua e là e costringevano il ricciolino a circondarmi la vita per aiutarmi meglio.
Non ero mai stata una da indossare i tacchi, comunque.
Ci fecero accomodare all'interno, il tavolo da noi prenotato che si affacciava su una balconata immensa.
E soprattutto coloratissima di fiori.
Finii accanto Kika e, ovviamente, Lando, il quale dalla confessione di pochi minuti prima sembrava davvero essere diventato più protettivo.
E lo apprezzavo perché sapevo che fosse il suo modo di dimostrarmi quando ci tenesse a me e alla nostra amicizia.
Scoprii che il menù proponesse solamente pizze, e arricciai il naso indecisa se scegliere la pizza che volevo veramente o una semplice margherita.
Optai per l'ultima, le parole severe di mio padre che mi riecheggiavano nella mente. E neanche Lando con la sua patatine e würstel riuscì a farmi cambiare idea.
Aspettammo l'arrivo delle pizze tra una chiacchierata e l'altra, i ragazzi che discutevano del meeting dei due piloti Ferrari, i quali sembravano ancora tesi al riguardo, mentre io e Kika parlavamo di come fosse la mia università.
L'attenzione di Lando fu catturata dal nostro discorso e si girò verso di me, il suo braccio che finiva dietro il mio schienale mentre si metteva più comodo.
"You go to university?"Sentii gli sguardi degli altri ragazzi finire sul mio viso, e quasi desiderai di tirare una testata al ragazzo riccioluto che sembrava sempre riuscire a mettermi in soggezione.
"I do." Dissi semplicemente.
"That's so cool! What do you study?"
Sospirai alla curiosità di Lando e corrucciai le sopracciglia cercando una traduzione adatta.
"Giornalismo?" Mi girai verso Carlos il quale stava già annuendo, la parola journalism che lasciava le sue labbra mentre traduceva per me.
"Interesting! And is there a possibility you'll ever interview one of us?" E il britannico mi alzò un sopracciglio suggestivo, io che gli sorridevo divertita mentre mi poggiavo sulla mia mano.
"If I specialize in sports, yes, I do have the opportunities."
"Really?! Please do! At least there'll be a journalist I actually like on the grid."
Risi alle parole di Carlos e le pizze arrivarono, i piloti che continuavano a convincermi a specializzarmi davvero negli sport e Kika che li incoraggiava.
Charles osservava la conversazione con occhi distanti, lui che accennava un sorriso di tanto in tanto ma non prendeva mai parola.
E finimmo le pizze velocemente, io che ne avevo lasciato quasi metà poiché margherita non era mai stata una pizza che avevo gusto nel mangiare.
E poi il sugo mi appesantiva molto.
Il telefono mi squillò e vidi fosse nonna, io che mi scusavo dagli altri mentre mi alzavo e dirigevo verso la balconata.
Era praticamente sopra il mare, la scogliera su cui eravamo che si affacciava sull'acqua brillante e scura illuminata dalle stelle.
Erano tantissime quella notte.
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Gocce d'estate[C.L]
RomanceDove una ragazza persa incontra un ragazzo ancora più perso e insieme ritrovano la via di casa. Oppure. Martina ha ventun anni e nessuna idea di chi sia, di cosa voglia a fare e quale siano le sue aspirazioni. E quando si ritrova improvvisamente a...