8. L'Oasi

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Fissavo l'armadio con le sopracciglia corrucciate e il volto concentrato.

Quella mattina mi ero svegliata molto presto, circa due ore prima dell'appuntamento stabilito con i ragazzi, e mi ero messa a fare esercizi fisici.

Avevo fatto qualche tipo di addominali che ricordavo dai miei tempi di pallavolo, e successivamente mi ero immediatamente buttata sotto la doccia per rilassare i muscoli.

E soprattutto i nervi.

Avevo cercato la fidanzata di Pierre su instagram tra un movimento e l'altro, e avevo scoperto che fosse una modella ed influencer.

E che era stupenda.

Mi ero morsa il labbro fino a farlo sanguinare e poi avevo ripreso a fare esercizi su esercizi, e al mio corpo che non si allenava così intensamente da un po', il tutto non fece tanto piacere.

Presi un bikini nero composto da un pezzo di sotto a brasiliana e un triangolino che si allacciava intorno alla vita come pezzo di sopra.

Mi misi davanti allo specchio e ispezionai il mio corpo, inclinando leggermente la testa di lato.

D'estate perdevo leggermente peso per via del caldo e del maggiore movimento, e questo lo potevo notare guardando il mio riflesso.

Ma comunque non era abbastanza, e non ero certamente come la ragazza di Pierre.

Avevo molto più seno, e la cosa mi aveva sempre imbarazzato sin da quando ero ragazzina.

Non importava come la maggior parte delle mie amiche mi dicessero quanto avrebbero desiderato essere al mio posto.

Loro non si sentivano volgari qualunque cosa indossassero, io si.

Il top rosso Ferrari era piegato sulla sedia e sembrava richiamarmi, ma scacciai velocemente il pensiero dalla mia testa e presi un copri costume dal mio cassetto.

Era panna e abbastanza corto, e da sotto di esso si intravedeva il mio costume nero.

Comunque mi piaceva, e senza neanche darmi il tempo di ripensarci, mi diressi verso il bagno per sistemarmi i capelli.

Mi misi la crema solare e un filo di matita nera, sapendo che se ne sarebbe andata ancora prima di entrare in acqua, e mi applicai un po' di correttore anch'esso inutile.

Mi misi il mio burrocacao e mi aggiustai leggermente il ciuffo prima di prendere la borsa mare e dirigermi verso la cucina.

Erano le dieci passate ormai, e vidi nonna spalancare le labbra, ancora una volta scioccata.

Mi sedetti accanto a lei e le diedi un bacio sulla guancia, tenendole compagnia mentre finiva di fare colazione.

"Ti faccio una tazza di latte?" Mi disse tra un biscotto e l'altro e io girai la testa dall'altra parte, evitando il suo sguardo attento.

"Mangerò qualcosina con loro, non ti preoccupare No'." La vidi annuire e io mi alzai in piedi notando che fosse quasi orario.

La salutai promettendole che l'avrei avvisata nel caso avessi pranzato fuori e le diedi tre baci sulla guancia.

Uscii dalla porta di casa con il cuore più leggero sentendo la sua risata.

*****

Arrivai al solito posto con il fiatone e le guance arrossate, e trovai i ragazzi poggiati alla ringhiera della scalinata con le braccia incrociate.

Pierre non era con loro, e intuii che dovesse essere con la sua ragazza da qualche parte.

Gocce d'estate[C.L]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora