TW: questo capitolo contiene linguaggio volgare e scene spicy.
Per fortuna la pioggia è diminuita. Non mi ha dato nemmeno il tempo di vestirmi, sono nudo fuori da un camper americano, con i piedi nel fango. Freddo, c'è un freddo che mi fa rizzare i peli. Altro che umidità inglese.
I capezzoli sono due puntini e sto tremando. Se voglio prendere un taxi però è meglio che mi vesta. Non senza difficoltà, i vestiti mi si appiccicano addosso, non vedo nulla per il buio e lei ha anche spento la luce.
Evito le pozzanghere, ma il fango si insinua nelle scarpe da lavoro regalandomi una sensazione viscida.Non male per la prima scopata della mia vita. Dio, ho rischiato di fare la mia più grande figura di merda con la donna più bella del mondo. Spero che non lo abbia capito.
Che diavolo mi sia preso, non lo so. Ha ragione, non sono mai stato così volgare e ruvido. Ma del resto, non ho mai provato tanta attrazione per qualcuno dal quale dovrei stare alla larga. Eppure, questa scarica di adrenalina non mi vuole lasciare, nemmeno in mezzo a questa pioggia battente. Sono un fuorilegge, ma è come se mi fossi preso tutto ciò che mi è stato precluso finora, e mi sento vivo.
Il tassista mi guarda male, quando entro. Il portiere dell'hotel addirittura mi chiede di togliere scarpe e calze mentre il concierge porta qualche asciugamano. Questo non impedisce alle gocce di seguirmi per tutta la hall. L'umidità non si ferma nemmeno in ascensore.
Non fanno in tempo ad aprirsi del tutto le porte, che dal corridoio arriva un urlo. «Patrick, tesoro». Jane si precipita da me, preoccupata, e io ho ancora la tessera della camera in mano e il lago di Loch-Ness nelle scarpe.
«Amore, il portinaio mi ha detto che sei arrivato. Ma come sei messo? Quella stronza di Bev ti ha trattato male? Ti prenderai un malanno». Mi squadra dalla testa ai piedi e mi segue mentre entro nella stanza. Il suo vociare fastidioso mi riempie le orecchie, mi ha quasi cancellato del tutto il ricordo di appena mezz'ora fa.«Non è successo niente con Bev vero? Non ti ha fatto...».
Le dico la verità «Non mi ha toccato con un dito, e non si è fatta avanti, mia cara».
Non si è fatta avanti, se l'è preso da dietro.
Ora che sono di nuovo al caldo, l'idea di quello che è successo dentro al camper me lo fa tornare duro. Jane è seduta sulla sedia e se la sta ridendo, ignara di quello che ho fatto. Mi spoglio e la prendo, la sdraio sul letto.
«Patrick?» Il suo viso si fa più pallido, gli occhi castani non mi si staccano di dosso.
«Facciamo qualcosa, Jane». Cerco di sfogare quel resto di eccitazione che mi è rimasto da Bev, immagino di metterlo ancora dentro di lei. Una parte della mia mente trova buffo che per non farci una figuraccia con la lady e venire subito, abbia pensato proprio a Jane e alla sua frigidità. Invece, pensando alla rossa, riesco quasi a concludere qualcosa con la mia fidanzata. Per lo meno, Jane ha quasi raggiunto un orgasmo, mentre io vengo senza bisogno di andare a menarmelo in bagno.
Una cosa per lei di cui vantarsi il giorno dopo con la cavallona, e un punto per me.
Sdraiati sul letto di schiena, uno accanto all'altra, si volta. «Non credevo mi volessi così bene da sentire così tanto la mia mancanza. Grazie, Patrick».
Altro che grazie Patrick, grazie alla cavallona.
La bacio sulla guancia e la spedisco in camera sua. Il mio ultimo pensiero è per quel ciuffo di peli rossi che mi infiamma il corpo.
Come mi aspettavo, Jane non fa altro che stare attaccata alla rossa stamattina. Mi guarda e ride. La lady invece non dice nulla, ma ha gli stessi vestiti di ieri.
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🔞 Apple Pie 🔞
RomanceBeverley, rossa, sfacciata, viaggia per l'America in tour con suo zio cantante e la madre, e si diverte con i ragazzi che lavorano dietro le quinte. Patrick, inglese, rigido, fidanzato per opportunità all'amica di infanzia di Beverley, è costretto a...