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«No, non ci andrai, e basta!», tuona mia madre mentre, con il cesto dei panni sporchi, fa avanti e indietro per tutta la casa.

La seguo a passo svelto, e trattengo un ulro. “Non perdere il controllo, Julia”, mi ammonisco. «Te l'ho già detto tempo fa: in quella casa non ci entro più!»

Mia madre si volta e mi punta un dito contro. «Oh, eccome se ci entri!». Lancia un'occhiata a mio padre, che, sul tavolo da pranzo, sta leggendo il Corriere dello Sport. «Marco, dille che non può passare il weekend con la sua amica Moira perché dobbiamo stare con Arabella e Aldo.»

Mio padre alza lo sguardo dal giornale, fissa noi due e sbuffa. «Julia, fai come dice lei. Anche se volessi mandarti dalla tua amica, tua madre me lo impedirebbe in tutti i modi.»

Ho un'improvvisa voglia di usare mia madre come sacco da boxe. «Si chiama Bianca comunque, non Moira. E non ho intenzione di tornare lì e chiedere scusa. Piuttosto esco con Mattia e i suoi amici.»

«Anche lui verrà, finché vive sotto il mio tetto fa quello che dico. E lo stesso vale per te. Che ti piaccia o no, verrai.»

«Io ti-;», faccio per dire, ma mi trattengo. È inutile offenderla: passerò il fine settimana nella casa a mare della famiglia Fiorenza. Stringo i pugni e corro in camera mia. Mi chiudo energicamente la porta alle spalle.

Mi sdraio sul letto e piango in silenzio. Perché deve esserci sempre qualcosa che non va? Prendo il telefono dal comodino e scrivo a Lorenzo.

Julia: ti giuro che per la fine della settimana uccido qualcuno.

Mi risponde subito, e lo ringrazio mentalmente.

Favij: che è successo?

Julia: dovrò passare il weekend a casa di Elisa, Rebecca, Aldo e Arabella. Prego dio che non ci sia Martina.

Favij: adesso l'idea di andare a Los Angeles non ti sembra poi così tanto brutta, eh?

Julia: non mi è mai sembrata brutta.
Julia: ma porco Phil, già è estremamente difficile rimanere lì per una cena, figuriamoci due giorni e mezzo.

Favij: ma di che hai paura? Sei più forte di loro, lo hai dimostrato l'ultima volta che li hai visti.

Julia: stammi accanto questa settimana, okay? Almeno eviterò l'esaurimento nervoso.

Favij: cucciola lei •*•

Decido di cambiare argomento: è riuscito a calmarmi. Ci riesce sempre.

Julia: hai visto la prima puntata della quinta stagione de Il Trono Di Spade?

Favij: la vedrei pure, ma non capisco la lingua locale.

Julia: ah
Julia: non puoi entrare nel server italiano?

Favij: ci sarebbe una connessione internet lenta quanto una lumaca.

Julia: vorrà dire che vedremo gli episodi insieme quando verrai qui a Roma.

Favij: solo due settimane *^*

Julia: ahhh, non vedo l'ora ^^

Favij: vedi? Già sei più contenta.

Julia: obv
Julia: non posso essere triste quando parlo con te.

***

Sento dei tacchi abbattersi sul parquet, e capisco che mia madre si sta inoltrando nel corridoio. Fa per aprire la porta della mia stanza ma mi sono chiusa dentro. Tutto pur di non vederla.

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