37 ; diva

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Quando mi sveglio, Lorenzo sta montando le prime parti del vlog. È vestito. Mi chiudo in bagno, mi lavo e mi vesto anch'io.

Torno in camera e metto i panni sporchi in una bustina di plastica, che ripongo poi in un lato di una delle valigie. Lori controlla ogni mia mossa. «Tutto okay?», mi domanda.

Mi sistemo la camicia sui fianchi. "Ho qualcosa che non va?" «Sì, certo. Perché?»

«Ultimamente mi sembri strana.»

«Non dormo bene», divago. Non ho intenzione di raccontargli del mio sogno, ma perché non dire una mezza verità?

Si alza dal letto e mi si avvicina. Mi prende per i fianchi e mi tira a sé. «Vai dal medico quando torni a Roma, va bene? Sono preoccupato», confessa.

"Fidati, lo sono anch'io." Lo bacio frettolosamente e cambio argomento. «Usciamo?»

***

La serata scorre. Mangiamo giapponese, ci inoltriamo in un casinò e poi andiamo a ballare. Alberico ed io torniamo in hotel verso mezzanotte, gli altri si intrattengono.

In camera, mi perdo a leggere una fanfiction su Wattpad. Lorenzo mi raggiunge alle due e mezza. Mi saluta con un bacio e poi si mette a dormire, stanchissimo.

Finora, non mi sto divertendo come speravo. Tento la fortuna e cerco il sonno per interminabili minuti, ma alla fine mi arrendo.

Esco dalla camera d'hotel e giro l'edificio senza una precisa meta. Il casinò dell'hotel è ancora pullulante, quindi nessuno noterà una quindicenne sveglia alle tre del mattino.

Mi fermo quando trovo la piscina. "Come il mio sogno", penso, mentre mi siedo sul bordo. L'atmosfera mi fa venire sonno, e ne approfitto per tornare in camera. Mi sdraio e mi addormento, ma non faccio sogni.

***

Il mattino dopo, Bianca ci fa presente il suo itinerario. Da come ce la presenta, non sembra una giornata disastrosa. Potrei perfino divertirmi.

Iniziamo visitando le attrazioni turistiche della Warner Bross. Compriamo molti souvenir e, con nostra sorpresa, non costano nemmeno tanto.

Stiamo camminando per il parco, quando Adele ci ferma ed esclama: «La casa dei Simpsons!»

L'accontentiamo e facciamo la fila per entrarci. Ci appostiamo accanto alle statue dei personaggi e il fotografo scatta la foto con una Polaroid. Sono estasiata quando ce la consegna, e i ragazzi la fanno tenere a me.
Ci mettiamo alla ricerca di altre attrazioni, ma sviamo i nostri programmi quando troviamo dieci dollari per terra. Li spendiamo da Starbucks, e poi andiamo a pranzare.

Finiamo verso le due del pomeriggio, e ci mettiamo alla ricerca della Walk Of Fame. Capitiamo nel bel mezzo del raduno dei fan dell'anime Tokyo Ghoul. Lorenzo e Bianca decidono di fermarsi, mentre noialtri torniamo sui nostri passi.

Alberico e Adele insistono nel voler andare a vedere Il Mondo in Miniatura, una volta fatte le foto con le stelle dei nostri attori e cantanti preferiti.

«Io penso che passerò, non ho messo le scarpe adatte e i piedi mi fanno malissimo», mi lamento. «Ma voi andate, io chiamo un taxi e torno in hotel.»

«Vengo anch'io», risponde Sascha, tempestivamente. "Oh, no." Deglutisco.

«Okay», è tutto ciò che riesco a dire.

Decidiamo di tornare in hotel a piedi, perché grazie a Siri scopriamo che non è molto lontano da lì. Prendiamo l'ascensore, e una volta arrivati al nostro piano, tiriamo fuori le chiavi delle nostre rispettive stanze.

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