46 ; okay

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Lorenzo's point of view.

Spengo la telecamera, mentre Bianca continua a ridacchiare. Spero che Julia non veda mai questo video, perché è parecchio trash. Non lo pubblicherò.

Torno sul letto, e guardo Bia raccogliersi i capelli in una coda alta. Anche lei mi fissa attentamente.

«Grazie», dice, dopo attimi di silenzio. «È la prima volta che mi diverto così tanto da quando-- Da quando ho rotto con Sascha.»

Scuoto la testa. «Ancora non ci credo. Eravate così felici!», esclamo in risposta. Sul serio, è stato un duro colpo venire a conoscenza della loro rottura. Erano un punto di riferimento, per me.

«Eravamo», ripete lei.

Impulsivamente, la stringo in un abbraccio. Non abbiamo mai avuto del tempo per stare da soli, e quindi la nostra amicizia non è mai stata approfondita, ma ora mi sento di starle accanto.

«Tu-- tu riesci a capirmi. Julia non riesce a prendere la cosa seriamente e non capisco il perché», confessa, sulla mia spalla.

«La zia è tornata a Roma dopo quasi quattro anni di assenza, è normale che non riesca a pensare ad altro, adesso. Vedrai che poi capirà.»

«Sono contenta di essere venuta qui.»

«Sono contento anch'io.»

Spezziamo quel lungo abbraccio per guardarci negli occhi. Non ne ho mai visti di verdi come i suoi. Sono bellissimi, lei è bellissima. Fa per baciarmi, ma quando me ne rendo conto mi scanso.

«No», dico, ma penso tutt'altro. “Fallo, fallo! Quando ti ricapita un'occasione simile? Fallo!”, e lo faccio. Mi fiondo sulle sue labbra e lei mi accoglie, agile ed esperta.

Mi sfila in fretta la maglietta, e sono colpito da quell'audacia. Sa esattamente cosa deve e vuole fare. E, per una volta in vita mia, lo so anch'io. È sbagliato, sì, ma non ho mai fatto qualcosa di sbagliato. L'adrenalina che mi scorre in corpo è troppa da evitare.

La bacio, la tocco, la assaporo. È diversa da Julia: è più magra e decisamente più indomabile. Ma si scioglie comunque al mio tocco. Inarca la schiena sotto di me, venendomi in contro con i fianchi, e geme.

«Hai un preservativo?»

Lo cerco tra i cassetti del comodino, mentre lei si sveste. Compiamo queste azioni in sette secondi, e mentre mi infilo il preservativo valuto se sia il caso di cacciarla. Voglio davvero tradire Julia? “Non lo saprà mai; quello che succede a Milano rimane a Milano.”

Faccio un respiro profondo, e conto fino a dieci prima di sdraiarmi sopra di lei. Riprendiamo a baciarci, ma più lentamente, mentre la mia erezione preme contro di lei.

Rabbrividisco quando la situazione si ribalta, e ora è lei a stare sopra. Si muove sopra di me, e i sensi di colpa abbandonano il mio corpo. Mi bacia il collo, sono in preda all'eccitazione. Sto per venire, e non abbiamo nemmeno iniziato.

Le bacio ogni centimetro del suo corpo che riesco a baciare mentre, con una mossa lenta, si cala sulla mia erezione. Sussulto, e lei urla. “È lei che sta scopando me o cosa?”

Si scioglie sopra di me. Chiude gli occhi, si alza e si abbassa, e mi chiedo a cosa stia pensando. È bellissima, non posso fare a meno di guardarla mentre mi fa godere.

Gemo. Ormai il danno è fatto, non posso più tornare indietro, quindi tanto vale divertirsi. Apre gli occhi, mi guarda e geme anche lei.

Affonda le unghie sul mio petto, ma è un dolore che trovo piacevole.

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