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24 ; senpai

Julia's point of view.

«Sveglia!»

Spalanco gli occhi e lancio un urletto, mentre qualcuno si getta a peso morto sul mio letto. Quando vedo David, ho solo voglia di ucciderlo.

«Vaffanculo», rispondo. Gli tiro un cuscino e lo spingo giù dal materasso. «Chi ti ha fatto entrare?», continuo sbuffando. “Non mi riaddormenterò mai.”

«Vi», mi corregge. «Ci sono anche Sascha e Mateusz. Ci ha fatti entrare tua madre comunque. Era un po' titubante, ma tuo fratello l'ha convinta.»

Si alza dal pavimento con una mano dietro la schiena ed esclama: «Finalmente conoscerai tutti i tuoi YouTubers preferiti, è un grande giorno oggi!»

“Dio, loro sono già qui mentre io ci metterò tantissimo a prepararmi perché la mattina sono un lassativo!” «Devo prepararmi. Puoi aspettarmi giù?», gli chiedo.

«Va bene. Ti avverto, tua madre si è innamorata di Sascha», dice, prima di lasciarmi sola in camera.

Afferro qualche indumento comodo, corro in bagno e mi chiudo dentro. Attacco l'arricciacapelli e, mentre aspetto che si carichi, mi lavo i denti e la faccia, mi vesto e metto un po' di mascara.

Mi arriccio con cura le ciocche, cercando lo stesso di fare in fretta. Trovo i boccoli molto eleganti in una donna, e a me stanno bene.

Metto gli stivali, prendo la giacca dall'attaccapanni e la borsa con tutto il necessario per il Romics, che ho preparato la sera prima. Mi sento meglio, ma mi prometto di non esagerare con il cibo e evitare dolci.

Scendo velocemente le scale, e trovo i miei tre amici in cucina, con mia madre. Questa, appena mi vede, mi parla per la prima volta dopo quarantotto ore.

«Julia», dice. Ha una tazza di caffè tra le mani, e indossa ancora il pigiama. Ha i capelli biondi raccolti tra i vari bigodini. «Il tuo ragazzo è molto simpatico, mi piace. È così...intelligente.»

Mattia, che sta facendo colazione, scoppia a ridere assieme a David e Mateusz. Parla Sascha.

«No signora, non sono io il fidanzato di sua figlia», corregge. Mi sembra di scorgere disapprovazione nei suoi occhi. «Sono il fidanzato della sua migliore amica.»

«Sei tu allora? O tu?», dice, indicando prima David e poi Mateusz.

«Nessuno, mamma», concludo.

«Andiamo?», propone infine Mateusz, dopo aver dato un colpo di tosse. «Dobbiamo arrivare lì prima dell'apertura dei padiglioni.»

«Sì, andiamo. Francesco e Tudor ci aspettano a Piazza del Popolo. Dobbiamo passarli a prendere e poi andare dritti al Romics» aggiunge David. Gli sono grata per avermo fornito l'intinerario che non ho chiesto.

«No, Dà, non c'entriamo tutti. La mia macchina non è un furgone», continua Mate.

«Mettiamo Julia nel bagagliaio e abbiamo risolto», dice Sascha. Fa il giro della cucina, viene da me e mi bacia la guancia. «Sennò scusa, chiedi a Matteo di passare a prendere Francesco e Tudor», continua.

«Deve già portare Leonardo e Alberico», replica David.

Alla fine decido io. «Noi intanto andiamo, poi casomai lasciamo a piedi Sascha», ridacchio, e lui fa una smorfia.

***

Poso le mie labbra su quelle di Lorenzo, che sono umide, calde. Lui mi stringe, e gli permetto di far unire le nostre lingue. Il suo alito sa di birra. Non mi piace, ma quell'odore pungente diventa sopportabile.