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Un'ora e quaranta più tardi, la telefonata con Lorenzo termina. Ho confessato il mio tradimento, e lui ha capito e ha deciso di perdonarmi perché mi ama.

Non me ne capacito: ho al mio fianco l'uomo più buono del mondo. Quello con Sascha è stato uno sbaglio, ma si impara dai propri errori. Io ho capito la lezione: amo il mio fidanzato.

Mi porto al petto il libro di Lorenzo e chiudo gli occhi. Il mio fidanzato ha appena pubblicato un libro! Il nome, 'Sotto le cuffie', è merito mio, e infatti mi ha citata in un capitolo. C'è anche la sua storia con Diletta, ma non sono nella posizione di fare la gelosa.

Mi scatto un selfie con il libro e Ceres sullo sfondo. Poi lo pubblico su Instagram.

"@dreadisnotonfire: #soproudofyou #mylove #ceres #julienzo @favij ❤"

Sono felice. Ci voleva un tradimento per farmi capire davvero cosa volessi da Lorenzo. È una cosa brutta da dire, ma ora lo so. Voglio passare tutta la vita con questo ragazzo.

"Ne sei sicura?", bofonchia il mio subconscio. Scaccio il pensiero: ne sono sicura. Preparo il bagno per una doccia.

Sto per spogliarmi, quando il mio telefono squilla. Spero sia Lorenzo, ma è Bianca. Deglutisco: non le parlo da un po'.

«Pronto?», domando.

«Jul, sono Bianca», mi dice, e il suo tono di voce sembra rilassato. Mi rilasso anch'io: potrebbe andare tutto bene anche con lei.

«Come mai mi hai chiamata? Non sei in gita a Genova?»

«Appunto», commenta. So che sarà un lungo discorso, quindi arriccio il naso e merda siedo sul bordo della vasca. «Sascha ha saputo che sono qui e mi ha chiesto di vederci. L'ho fatto entrare nella mia stanza alle due di notte, mentre i professori dormivano. Abbiamo parlato, abbiamo fatto sesso e adesso stiamo di nuovo insieme!»

Vorrei che la sua gioia mi contagiasse. Improvvisamente, non sono più felice. Anzi, sono quasi disgustata.

«Ah sì? Sono davvero contenta per voi», mento. "Gesù, voglio scappare in Germania!"

«So che sei arrabbiata perché Sascha mi ha fatta soffrire lasciandomi per un'altra», inizia a dire, e a me viene da ridere. "Sì Bia, è esattamente così."

«Ma è pentito, lo leggo nei suoi occhi. Era solo attratto dall'idea di fare sesso con un'altra ragazza, ma è me che vuole. Ed io voglio lui. Riesci ad essere contenta per me?», continua.

«Sono contenta per te. Quante volte lo avete fatto?», domando, con un finto tono malizioso. Una parte di me vuole davvero saperlo, l'altra l'ha chiesto solo per non destare sospetti, perché in realtà l'immagine di loro due insieme mi disgusta.

«Una volta sola. La mia compagna di stanza dormiva e non la volevo svegliare.»

«Certo. Beh, se non hai altro da dirmi io andrei a farmi una docc-;»

«No, aspetta!», mi richiama, ed io alzo gli occhi al cielo. «Oggi è il compleanno di David, lo sapevi? Fanno una festa in una pizzeria a Via del Corso. Tu non sei più sul gruppo whatsapp, quindi Dav mi ha chiesto di invitarti. Io non posso esserci, ma sarebbe carino se ci andassi tu. È stato una settimana in ospedale, per te.»

"Oh, David." Mi manca più di ogni altra cosa. «Forse ci andrò. Gli devo delle scuse», dico, ma sto più pensando ad alta voce.

«Ti ho detto che Sascha mi porterà sul monte Matese per un romantico fine settimana?», esclama, cambiando argomento. «Sbaglio o i tuoi nonni avevano una casa lì?»

«Sì, ce l'hanno ancora», rispondo, scrollando le spalle. Un fine settimana con loro è l'ultima cosa che voglio, ma so che sta per partire la proposta.

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