Lorenzo's point of view.
Trascino le valige su per le scale con molta fatica, e quando raggiungo il quinto piano mi sento sollevato. "Giustamente la sfiga degli ascensori occupati solo a me."
Busso alla porta e aspetto pazientemente che Leonardo mi apra la porta.
«Lori!», esclama, e mi abbraccia. «Ti aspettavo più tardi, verso le sei.»
Leo mi aiuta a portare dentro casa le valige, e poi ci lasciamo ricadere sul divano, tirando un sospiro di sollievo.
Leonardo mi guarda e sorride. «Allora, come va?»
Ci penso un po'. Non sono triste per la rottura con Diletta, perché sapevo che prima o poi sarebbe successo. "Ma non in questo modo."
«Non lo so», dico alla fine. «Non so come sto. Sono confuso. Grazie per avermi ospitato.»
«Perché vi siete lasciati?», mi domanda, mettendo una mano tra i capelli. Io, intanto, mi tolgo le pellicine sulle labbra con le dita. «Lei ha lasciato te o tu hai lasciato lei?», continua.
Incrocio le braccia e mi gratto il mento. «Lei ha lasciato me», sospiro. «Ma è colpa mia. Lei è stata comprensiva, anche se l'ha presa lo stesso molto male. È colpa mia.»
«E dimmi cosa hai fatto allora. Non puoi fare i video con le lacrime agli occhi. Ho chiamato Favij, non Zoda.»
"Pessima battuta", penso, ma rido sotto i baffi. «Ho conosciuto una ragazza, un mese e mezzo fa. All'inizio avevamo una splendida amicizia, ma poi la cosa mi è letteralmente sfuggita di mano.»
Leonardo accavalla le gambe. «In che senso?»
Faccio una pausa. «La amo. È bella, è sensibile, forse anche un po' stupida. Abbiamo gli stessi gusti musicali e gioca ai miei stessi videogame. Vuole viaggiare, e le piacciono i libri. È più o meno la donna della mia vita.»
Leo sorride. «Come si chiama?»
Senza rendermene conto, sorrido anch'io. «Julia.»
«Vi siete lasciati per lei?»
«Lei non ha colpa. Sono io che mi innamoro di uma quindicenne e lo confesso alla mia fidanzata mentre facciamo sesso!»
Leonardo impallidisce. «Quindici?», esclama, ma cerca di riprendersi al volo. «Okay, facciamo finta che non abbia veramente quindici anni. Perché sei così triste, allora? Potete stare insieme adesso, no?»
Sbuffo. «Non è così semplice. Ha una pseudo relazione con un diciassettenne del cazzo che la tratta male. So che se la vuole solo scopare e lei è così piccola...», dico, e rabbrividisco.
Leonardo si alza in piedi e prende la sua giacca dal bracciolo del divano. «Forza, usciamo. Non puoi rimanere qui a pensare a Dill e alla tua babygirl. Andiamo da Simone, registriamo il video e poi andiamo a bere qualcosa.»
Rido, pensando a due sere fa. «Non reggo l'alcol. Ma una coca cola l'accetto volentieri.»
«Tanto facciamo pagare a Simone.»
***
Julia's point of view.
Due giorni. Sono passati due giorni dall'ultima volta che ci siamo scritti. Due lunghissimi giorni. E più il tempo passa, più mi sento triste, sola e confusa.
Francesca non mi aiuta.
Francesca: dovresti dare una possibilità a Valerio. Provaci. Se va male, poi, sarò la prima a prenderlo a calci nel sedere.
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Fanficdal capitolo 19: «Lorenzo tiene davvero a te. Meritate di essere felici, tutti e due. E meritate di esserlo insieme.» #1 in Julia il 23/12/18 #1 in Favij il 12/09/2019 #24 in Teen Fiction il 24/08/2015 -Iniziata il 7/4/2015 -Finita il 2/2/2016 ...