52 ; hate

732 50 41
                                    

Mi stiracchio mentre scendo le scale, e sorrido quando scopro che Salvatore è sveglio e ha già preparato la colazione. Meglio così: almeno non sarò da sola.

«Buongiorno», gli dico, e mi siedo in tavola accanto a lui. Ha fatto il caffè e ha comprato i cornetti caldi. Annuso l'aria attorno a me; non ho dormito bene, ma il risveglio è senza dubbio meraviglioso.

«Si dorme bene sul divano?», chiedo.

Salvo si massaggia il collo e mette in
stand-by il telefono. «Non benissimo, ma otto ore di sonno le ho fatte», risponde.

Verso il caffè in una tazzina e metto da parte un cornetto semplice. «Beato! Io mi sono addormentata alle tre. Le pareti sono sottili, Sascha e Bianca sono rumorosi», continuo.

«Mi dispiace.»

«Beh, ma poi si stancano, quindi riesco a dormire anch'io.»

«No», ridacchia. «Non mi dispiace per il sonno perso, mi dispiace perché sei costretta a sentirli mentre-;»

Smette di parlare, e dall'occhiata che mi lancia capisco che Sascha è entrato in cucina. Lo guardo grattarsi la schiena e sedersi davanti a me.

«Continuate pure», dice, senza guardarci.

«Dov'è Bianca?», domando.

«Dorme.»

Accompagno un morso di cornetto con un sorso di caffè, mentre cala il silenzio. Fortunatamente, il mio telefono vibra e mi salva dall'imbarazzo. È un messaggio di mio fratello Mattia.

Mattia: JULIA, ELISA È INCINTA E IL PADRE È VALERIO.

Quasi sputo il caffè. “Oddio.” Non riesco a crederci. Attualmente, non so nemmeno se ridere o piangere. Rispondo.

Julia: non è vero.

Mattia: sì, è vero! Infatti la madre l'ha cacciata di casa, rido malissimo. Me l'ha detto adesso Morena.

Digitare il numero di Michele mi viene spontaneo. Vado a sedermi sul divano, e mentre attendo che mi risponda, uno strano sorriso si dipinge sul mio volto.

«Sei seduto?», è la prima cosa che gli dico quando mi risponde.

«Sono seduto sul letto e sto studiando la tesina. Vuoi fare sesso telefonico o cosa?»

Rido. «No, no, anche se potrei prendere l'idea in considerazione. Mio fratello mi ha appena riferito qualcosa di incredibile», premetto, e calco l'ultima parola.

«Dimmi tutto!»

«Elisa è incinta.»

«Incinta?!», esclama, incredulo. Annuisco, anche se so che non può vedermi. Gli occhi di Sascha e di Salvatore si puntano su di me. «Sapevo che, prima o poi, quella troia sarebbe rimasta incinta.»

«Io avrei scommesso su Martina.»

«Nah, Martina era scontata.»

Noto Bianca scendere le scale e salutare Sascha con un bacio. Si siede al mio posto e finisce il mio caffè. “Ehi!” «Com'è il tempo, a Roma?», domando a Michele, per distrarmi.

«Soleggiato», risponde, poi torna all'argomento di partenza. «Elisa che porta avanti una gravidanza! Non sarà un disonore per la sua famiglia di plastica?»

“Diciassette anni troia, altro che incinta.” «A quanto mi ha detto mio fratello, l'hanno cacciata di casa. Più tardi chiamerò mia madre per una conferma», dico, ma sto più pensando ad alta voce.

Facebook Messenger - FavijDove le storie prendono vita. Scoprilo ora