𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒔𝒊 𝒂𝒔𝒔𝒂𝒑𝒐𝒓𝒂 𝒍𝒂 𝒇𝒆𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕à?

19 3 0
                                    

Può darsi che non sarai mai felice

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Può darsi che non sarai mai felice.
Perciò non ti resta che danzare,
danzare così bene da lasciare a bocca aperta tutti
-Haruki Murakami, "Kafka sulla spiaggia"

 🎀

Le nuvole hanno oscurato il Sole, perciò non fa neanche troppo caldo. Si è anche alzato un venticello piacevole che, di tanto in tanto, mi scompiglia i capelli. Mi sono limitata a seguire il barone che ha preso una strada di campagna, segnata dalle ruote di un carretto.

Ce ne siamo stati zitti per non so quanto tempo, accontentandoci della presenza dell'altro. Le domande sono finite e al suo posto, ad accompagnarci, c'è il canto degli uccelli e le foglie degli alberi scosse dal vento.

Il barone non fa altro che guardare il cielo, spensierato. Lo guarda da quando siamo usciti di casa e credo che ormai lo conosca a memoria. Ha sempre quel sorriso stampato in faccia. Alterna il fischiettare al canticchiare. La mia compagnia deve portare buon umore, si vede. Anche dalla sua camminata si riesce a capire che è molto allegro.

Io, invece, mi limito a studiare il terreno, evitando le buche sul sentiero.

Faccio zig zag sulla mia parte di strada, guardando i fili d'erba sulle quali, a volte, si posa una bellissima farfalla.

«Toglietemi una curiosità» dice a un certo punto.

Mugugno in attesa che mi ponga la domanda.

«Ma voi, nel tempo libero o quando vi annoiate, cosa fate in quell'enorme palazzo dove vivete?»

«Leggo, passeggio in giardino e di tanto in tanto, quando riesco a non farmi vedere da nessuno, prendo la mia macchina e vado in giro.»

«Perché non dovete farvi vedere?» mi guarda incuriosito.

«Perché anche se quel palazzo è enorme, le voci girano. Tra poco anche i muri parlano e se mia madre viene a sapere che ho guidato io la macchina mi farebbe una bella ramanzina. per non parlare del fatto che vado in giro non accompagnata e questo, per lei, è assolutamente inaccettabile.»

«Capisco. E non fate nient'altro? Queste quattro cose bastano a farvi divertire?»

«No, buona parte delle volte non mi divertono ma non saprei cos'altro fare. Sono pur sempre una principessa e quindi non posso vagabondare troppo al di fuori delle mura reali o il popolo inizierà a parlare e, si sa, i pettegolezzi non portano mai a nulla di buono.»

«Non avete amici a palazzo?»

«Mio fratello e il suo migliore amico, Jeremiah, sono le uniche compagnie che mia madre ritiene degne di farmi frequentare. Ci sarebbero delle ragazze simpatiche e di buona famiglia ma credo che non soddisfino i requisiti di mia madre.»

«E i vostri di requisiti, invece, li soddisfano?»

Lo guardo, sorpresa da una domanda che a me sembra così profonda.

La principessa TatianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora