𝑳𝒂 𝒎𝒂𝒓𝒄𝒉𝒆𝒔𝒊𝒏𝒂

17 3 0
                                    

Non sempre le parole possono dare una risposta

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non sempre le parole possono dare una risposta.
Un semplice gesto può dar più forza di qualsiasi parola
-Filippo D'Ippolito

🎀

Quando ripenserò ai miei vent'anni, alla mia spensieratezza, alla mia gioventù e alla mia felicità, i giorni trascorsi con il barone saranno, senza alcun dubbio, inseriti in quest'ultima categoria. In questi giorni mi sono sentita viva e libera, così spensierata e mi sembra che il sorriso abbia riempito ogni secondo. Ho sorriso così tanto che, la sera, quando tornavo a casa, mi facevano male le guance. In questi due giorni, abbiamo passeggiato tanto. Lui mi ha chiesto della mia vita a palazzo e, anche se tentava di mostrare indifferenza, la sua curiosità era sincera.

Ha cercato di insegnarmi un gioco di carte. Era paziente, mi dava consigli ma lo vedevo gioire come un bambino quando mi batteva a mani basse. Nascondeva qualche segno di esultanza sotto il tavolo, ma i suoi occhi si illuminavano sempre di più ad ogni partita vinta.

I miei genitori, come promesso, sono tornati domenica pomeriggio. Ci hanno salutati rapidamente per poi ritirarsi nelle loro stanze e rilassarsi un po' prima della cena.

Io e mio fratello, guardandoci, speriamo che questa mini-vacanza abbia rafforzato la relazione dei nostri genitori. Nostro padre è sempre stato un uomo difficile da capire, da leggere ma la mamma, la mamma è un'ondata di emozioni. La mamma quando soffre lo fa vedere, anche se non vorrebbe e, nel baciarmi la fronte, la sentivo tremare.

Non so come si siano conosciuti i miei genitori, come il loro rapporto sia diventato così o se, semplicemente, lo sia sempre stato.

L'unica cosa che so è che mia madre, prima di incontrare nostro padre, era una duchessa. Credo, sia stato amore a prima vista.

Io e mio fratello, chiaramente, non mettiamo becco in ciò che succede nei rapporti tra i due coniugi ma credo che le nostre occhiate, i nostri silenzi forzati parlino da sole.

In questi due giorni in campagna dal barone, una cosa l'ho capita: non mi bastano due giorni con il signor Lowy. Non voglio limitare la nostra amicizia a due giorni con lui e quindi, dato che sono consapevole del fatto che mia madre non permetterebbe per nulla al mondo un rapporto di qualsiasi natura con un barone, venerdì pomeriggio ho scritto una lettera alla marchesina Charlotte.

Mi sembrava troppo confidenziale telefonarle, inoltre non si sa mai quanta gente possa ascoltare le conversazioni della famiglia reale.

Sono decisa a fare amicizia con la marchesina, intenta a far credere a mia madre di essermi fatta un'amica di un rango sufficientemente elevato.

Mia madre non ha mai acconsentito a rapporti con persone di caste più basse. Li ha sempre guardati dall'alto al basso.

Da piccola, non faticavo a fare amicizia con le altre bambine poiché eravamo tutte molto allegre, ci piaceva correre nei campi e potevamo farlo senza essere considerate "indiscrete". Ma poi, da un giorno all'altro, le cose sono cambiate: le mie amichette sono state messe sotto una cupola di vetro, pronte a maritarsi e sottomesse e a una rigida educazione; la stessa che mia madre mi impone ogni giorno.

La principessa TatianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora