Tatiana ha un bisogno disperato di sentirsi libera, di sfuggire ai suoi noiosi doveri a palazzo ma con una madre così severa è difficile poter fare ciò che si vuole, anche se si è una principessa.
Tatiana ama stare in mezzo alla natura, osservare g...
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Certi sentimenti mica puoi spegnerli a tuo piacimento -Anonimo
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Le mie lezioni di ceramica con Jonah proseguono da diverse settimane e, di volta in volta, mi danno nuove soddisfazioni.
Oggi dobbiamo colorare i vasi che abbiamo creato, non vedo l'ora!
Parcheggio l'automobile nel piccolo vialetto che, ormai, mi accoglie da diversi mesi e supero ad ampie falcate i pochi gradini che mi separano dall'ingresso.
Una volta spalancato l'uscio, ad accogliermi c'è un buon profumo di pane appena sfornato. Inevitabilmente, un sorriso mi spunta sulle labbra e mi metto alla ricerca di Jonah, perlustrando attentamente il corridoio dinanzi a me.
Non mi devo neanche sforzare perché dopo qualche secondo dal mio arrivo, la testa del proprietario di casa fa capolino dal soggiorno. Gli occhi castani illuminati di curiosità. Non appena inquadra la mia figura, mi regala un sorriso caloroso.
«Sei arrivata finalmente!» si avvicina lentamente, un libro tra le mani. Da qui non vedo molto solo il profilo della copertina logora, le pagine ingiallite e alcune fotografie che minacciano di staccarsi da un momento all'altro.
«Che cosa leggi?» mormoro.
«Una vecchia enciclopedia sugli insetti e le piante» mi spiega, catturando all'istante la mia attenzione. Mi sporgo ulteriormente per poter leggere le varie didascalie scritte tra una fotografia e l'altra.
«L'ho trovata in soffitta intanto che facevo ordine: credo sia di un vecchio antenato; una sorta di cimelio di famiglia» mi cede il libro, rendendomi felice come una bambina.
Con la coda dell'occhio colgo il suo sorriso divertito poi la sua figura scompare per qualche secondo ma non importa, ora la mia attenzione è calamitata da qualcos'altro. Il cigolio della porta che si richiude mi rivela che l'avevo lasciata aperta.
Le sue braccia che mi circondano la vita e mi attirano al suo petto, il suo mento che si incastra alla perfezione sulla mia spalla. Vengo attorniata dal suo profumo: così forte ma piacevole, l'odore di campagna allo stato puro.
«Sei bella, lo sai?» mormora sfiorandomi con il naso la guancia, le gote che mi si arrossiscono ma tento, invano di ignorarlo.
«Ma quando leggi di queste cose, di insetti, di fiori, di piante diventi ancora più bella: l'entusiasmo che trasmetti da ogni poro e che ti fa tanto sembrare una bambina» mi schiocca un bacio umido sulla guancia.
«Jonah...smettila...» la voce che tentenna.
«Perché?»
«...mi metti in imbarazzo...» inclino la testa fingendo di essere concentrata su una fotografia ma la verità è che spero di riuscire a nascondere il rossore con i miei capelli e per un attimo penso anche di esserci riuscita ma ecco che la sua testa si solleva solo per potermi osservare meglio, spostarmi i capelli dietro le spalle e sorridermi, canzonario: «Le principesse non sono abituate a ricevere complimenti?»