Hai bussato alla porta della mia solitudine
con un mazzo di sorrisi tra le mani.
-Anonimo🎀
Nei giorni seguenti, sono andata a trovare la marchesina svariate volte: abbiamo parlato degli argomenti più disparati, non adatti ad ambienti reali. Ci siamo conosciute, abbiamo avuto modo di entrare in confidenza. Una settimana: ecco per quanto ci siamo viste.
Mia madre è felice che io abbia fatto la conoscenza della marchesina, insiste perché io la inviti a palazzo ma credo che dovrà aspettare ancora un po' per poterla conoscere; sempre che non organizzi una festa solo per poterla avere a palazzo.
Così, oggi, il lunedì della settimana successiva, mi posso dirigere a casa del mio nuovo amico: il barone.
Gideon ha scoperto che ero entrata in contatto con lui solo un paio di giorni fa poiché, quando i miei genitori erano andati via, io gli avevo dato una settimana di ferie; garantendogli che non avrei fatto nulla di pericoloso, Se escludiamo la cavalcata, potrei dire di aver mantenuto completamente la mia promessa.
La reazione di Gideon non è stata molto pacata: ci ha tenuto a farmi una ramanzina di un paio d'ore e lo so che avrei potuto zittirlo in qualsiasi istante ma se farmi la paternale lo fa sentire meglio; chi sono io per impedirglielo?
«Principessa, siete certa di poter stare da sola con quell'uomo?» mi chiede sempre Gideon.
«Sì, Gideon. Te lo ripeto: non devi preoccuparti.»
«Lo so, principessa ma quest'individuo non lo conosciamo: non ho avuto abbastanza preavviso per poter fare delle ricerche su di lui...»
«E non le farai perché è un uomo per bene e di ottima compagnia» lo interrompo, seria.
I nostri sguardi si incrociano tramite lo specchietto retrovisore.
«Ne è certa?»
«Gideon, è già tanto se ti ho permesso di accompagnarmi quindi ora ti chiedo il favore di lasciare, per una volta, che io me la cava da sola. Il signor Lowy, è un gentiluomo e lo definirei innocuo.»
Sta per ribattere quando mi spazientisco: «Gideon, basta!»
Mi rendo conto in ritardo di aver alzato la voce, stupendolo. Una volta riacquisita la calma, lo guardo e gli sorrido: «Scusami. Non volevo alzare la voce. Fidati di me.»
«Va bene, principessa» si arrende.
La casa del barone è più silenziosa dell'ultima volta: ci sono meno cameriere e non si ode un suono. Ad aprirmi è stato sempre il maggiordomo che, però, stavolta mi ha fatto entrare senza fare troppe domande.
«Il barone non mi aveva detto di avervi invitata» mi dice sovrappensiero. Estrae una piccola agendina sulla quale devono esserci scritti tutti gli impegni del barone e, di conseguenza, i suoi. Ne sfoglia le pagine, ci infila il naso a patata in mezzo e i suoi occhi si muovono da una parte all'altra del libricino.
STAI LEGGENDO
La principessa Tatiana
ChickLitTatiana ha un bisogno disperato di sentirsi libera, di sfuggire ai suoi noiosi doveri a palazzo ma con una madre così severa è difficile poter fare ciò che si vuole, anche se si è una principessa. Tatiana ama stare in mezzo alla natura, osservare g...