𝑵𝒂𝒔𝒄𝒐𝒏𝒅𝒆𝒗𝒂 𝒖𝒏 𝒔𝒐𝒓𝒓𝒊𝒔𝒐 𝒅𝒂 𝒕𝒐𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒇𝒊𝒂𝒕𝒐

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Era là,senza foglie né corteccia,ma era felice:custodiva un nido

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Era là,
senza foglie né corteccia,
ma era felice:
custodiva un nido

🥧

La cucina di Clifford mi è sempre piaciuta, a dire la verità la casa di Clifford mi è sempre piaciuta. Sarà anche piccola ma appena ci entri ti accoglie subito con un abbraccio caloroso, come un amico felice di vederti. L'appartamentino di Clifford si trova in città, in una delle vie laterali, composto da un paio di camere da letto, un piccolo bagnetto e la sala più grande che ospita sia cucina che soggiorno.

Vive con la moglie Linda, il suo figlioletto Chuck e la principessina di casa Lucy. Linda ama vedere la sua casa pulita da cima a fondo, quando torna a casa dopo il lavoro dev'essere profumata. Tuttavia, questo desiderio non viene esaudito nel momento in cui io, Dominic e Clifford ci riuniamo nella loro cucina per una partita a carte, bevendo qualcosa e fumando tante sigarette. Linda dice sempre che quando rientra in casa sua le sembra di entrare in una nuvola di fumo però, in fondo, la compagnia invadente degli ospiti di suo marito, la fa sorridere sempre un po'.

«Clifford, si può sapere quando vi deciderete di cambiare casa?! In questa cucina si sta così stretti» sbuffa mio cugino, amante degli spazi grandi e lussuosi; l'opposto della casina di Clifford.

«Magari, se togliessi i piedi da sopra il tavolo, questa cucina ti sembrerebbe più grande» Clifford si alza per prendere gli scarponi che Walter porta ai piedi e farli ricadere sul pavimento con un tonfo.

Mio cugino sbuffa per sistemarsi meglio sulla sedia.

«Avete i soldi, non capisco perché vi ostinate a vivere in questa catapecchia. Volete aspettare l'arrivo del terzo figlio per cambiare casa?!»

«Intanto, il terzo figlio non arriverà. Stiamo benissimo in quattro e io, invece, non capisco che cosa importa a te di dove viviamo io e la mia famiglia» pesca una carta dal mazzo.

«Beh, per giocare a carte, bisogna stare larghi e anche per fare molte altre cose» fa un occhiolino malizioso al proprietario di casa.

«Se ti senti così stretto in casa mia ogni tanto potresti invitarci nella tua, non credi?!» lo punzecchia.

«E ti sembra che non l'abbia già fatto?! Ma tutte le volte mi dici che tu non puoi venire perché devi badare ai bambini e noi due abitiamo troppo lontano» sbuffa Walter.

«Sei proprio una palla al piede quando fai così!» lo rimprovera Clifford, una volta per tutte.

Inizialmente, Walter si zittisce ma la sua quiete non dura troppo perché riparte all'attacco poco dopo: «Un altro bambino dovreste farlo, sempre meglio essere dispari in famiglia.»

Soffoco una risata intanto che Clifford stringe i pugni per evitare di commettere un omicidio in casa sua. La vena sul collo si sta facendo, pian piano, sempre più evidente.

«Siamo già dispari Dominic, ora gioca per piacere.»

«No, siete pari: tu, Chuck, Linda e Lucy. Fa quattro» appoggia il mazzo sul tavolo per poter elencare sulle dita i componenti della famiglia Clifford.

La principessa TatianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora