Guardo fuori dal finestrino del treno che mi sta portando a Roma.
Sono quasi arrivata,ho sempre desiderato di andare a vivere in quella città,lontana da tutto e da tutti,dalla monotonia che aveva preso la mia vita e così l'ho fatto.
Un giorno mi sono svegliata,ho preparato le valigie e,dopo aver avvisato i miei familiari,ho preso questo treno.Milano non faceva più per me,tutta quella gente conosciuta fin troppo bene...avevo bisogno di cambiare aria.
Il negozio di musica dove lavoravo aveva chiuso,ed è stato un altro motivo in più per decidere di andare a Roma.
Non mi mancherà nessuno,non avevo molti amici,il rapporto con mio padre aveva preso una brutta piega,dopo che avevo abbandonato gli studi di medicina per andare a lavorare in quel negozio ero diventata la sua delusione.Lui avrebbe voluto che io diventassi un dottore e andassi a lavorare con lui,non accettava e non accetta tutt'ora la mia passione per l'arte,e non solo l'arte intesa come pittura e disegno anche l'arte della musica e del canto.Io amo la musica,mi fa sentire a mio agio e lavorando in quel negozio ho avuto anche la possibilità di farmi una cultura musicale grazie al mio datore di lavoro,se così posso definirlo.
Per me è sempre stato un padre e forse si,lui mi mancherà un po',insieme a mia madre,che non ha mai saputo dire la sua davanti a mio padre,lasciandomi a difendere la mia passione da sola,ma ora ho fatto la mia scelta,e non ho intenzione di tornare indietro.
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Scendo dal treno e appoggio per qualche minuto le valigie a terra,lasciando che il vento mi travolga e respirando l'aria della città che,d'ora in poi,sarà la mia nuova casa.
Esco dalla stazione e fermo un taxi.Quando entro dico al conducente l'indirizzo dell'Hotel che ho prenotato in attesa di trovare affitto.Come ho già detto è stata una decisione presa così da un giorno all'altro,quindi devo ancora trovare casa e anche un lavoro per potermi pagare l'affitto e tutto il resto.Per ora i soldi non mi mancano,ho il mio conto bancario dove mio padre aveva depositato tutti i soldi che mi sarebbero serviti per gli studi e quindi posso pagarmi l'hotel fino a quando non sarò riuscita a trovare quello che cerco.
Arrivo in hotel,vado alla reception e mi faccio dare numero e chiavi della mia stanza.
Sono le 12.00 e decido di andare a fare un giro per Roma prima di pranzo,così lascio le valige nella stanza e prendo la mia borsa con il mio block notes di disegni e citazioni e tutto l'occorrente ed esco dall'hotel.
Appena varco la soglia della porta il sole mi arriva dritto in faccia,è così caldo e sono costretta a socchiudere gli occhi per camminare perchè purtroppo ho dimenticato gli occhiali da sole in albergo.
Cammino e cammino ammirando tutto quello che mi circonda,sono tutta sudata e mi fanno male i piedi,devo cercare un luogo per sedermi.
Mentre cammino comincia a squillarmi il cellulare.
Mi metto a frugare nella borsa ma non riesco a trovarlo,poi all'improvviso sbatto contro qualcosa e cado a terra.
Ahia!Ma cos'è successo?
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|Se io ti amo,tu zitta|-Mattia Briga-
FanfictionPosso darti quello che ti manca per vivere,farti sorridere di più e consolarti a parole libere