-Come away with me-

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Mattia's POV

Decido di andare a Milano con la macchina,ci metterò circa sei ore ma non importa,se dovrò portarla via da lì di peso non posso perdere tempo a chiamare un taxi per farci portare in stazione o farmela a piedi,perché si,sarei pronto pure a caricarla sulle spalle e portarla via.
Esco velocemente da casa di Francesca,mi infilo in macchina e dopo aver fatto il pieno dal benzinaio, mi immetto sulla strada diretto verso Milano.
Mentre guido mi rendo conto di non sapere dove andare.
Insomma,è a Milano,ma dove di preciso?

"Cazzo,cazzo,cazzo!"

Sbatto una mano sul volante in preda ai nervi e tiro fuori velocemente il cellulare dalla tasca per chiamare Francesca.
Seleziono il suo numero in rubrica e la chiamo,metto il vivavoce e butto il cellulare sul sedile accanto aspettando che risponda mentre guido velocemente con lo sguardo fisso sulla strada.
Francesca risponde dopo un po' di squilli:

F:"Pronto?"

M:"Francesca,sono nella merda!Non so dove abita Noemi!"

Stringo di più le mani sul volante.
Comincio ad innervosirmi,non posso lasciarla lì solo perchè non so dove abita,io la riporterò a Roma con me,devo farlo.

F:"Mattia non lo so nemmeno io dove abita,non me l'ha mai detto..."

Bene.
Se ne va via senza preavviso e nessuno sa dove abita,oltretutto non mi risponde ai messaggi e se le dicessi che sto andando da lei mi direbbe di non farlo.

M:"Francesca ci dev'essere qualcosa...non lo so,qualche carta,qualcosa!"

Francesca non parla per qualche secondo,poi di sottofondo sento il fruscio delle carta,starà cercando qualcosa.

F:"No Mattia,non c'è nulla..."

Perfetto,sono ufficialmente fottuto.

F:"Aspetta!Internet,il suo account Google+!Condivide sicuramente la sua posizione."

Smette di parlare ancora e dopo circa un minuto la sento emettere un gridolino.

F:"Mattia!Si,navigava con il suo account Google+ sul mio computer e non è uscita prima di andar via.La posizione c'è, c'è il suo indirizzo di casa!"

Mi sento subito sollevato e una risata mi viene spontanea,Francesca mi dice l'indirizzo,io prendo il cellulare e lo imposto sul navigatore.
Comincio a guidare verso casa sua e Francesca è felice quanto me,questo significa che non la odia.

******

Sono le 20.00 in punto.
Parcheggio la macchina poco distante da casa sua e scendo.
All'improvviso mi sento in ansia.
E se non vuole venire?
Io posso aiutarla,ma se lei poi non vuole più tornare non potrò costringerla.
O meglio,vorrei caricarmela in spalle contro la sua volontà e portarla a Roma con me,ma con il suo carattere mi prenderebbe a schiaffi,ne sono sicuro.

Arrivo davanti a casa e mi fermo qualche minuto sulla soglia elaborando mentalmente tutto quello che le voglio dire,ma tanto lo so perfettamente che quando me la ritriverò davanti stravolgerò tutti i piani e finirò col dire cose che non avevo nemmeno immaginato.
Mi strofino un po' le mani sui pantaloni per sfogare un po' di tensione,alzo la mano per suonare il campanello ma la fermo a mezz'aria bloccandomi.
Resto così per qualche secondo,ma alla fine suono il campanello.

Mi apre una donna non molto anziana,con qualche ruga sul viso e con un grembiule legato in vita.
Capisco subito che è la madre di Noemi,un po' perchè ha i suoi stessi occhi e anche un po' perchè,beh,siamo a casa sua e chi altro dovrebbe aprirmi se non lei o uno dei suoi...

"Eeehm...salve.Sono Mattia,un...amico,si,un amico di Noemi"

La donna mi squadra dalla testa ai piedi e per un attimo ho paura che mi mandi via,ma poi sul viso le si forma un sorriso e mi invita ad entrare in casa con mio grande sollievo.

|Se io ti amo,tu zitta|-Mattia Briga-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora