-Le stesse molecole-

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Sono nel letto quando sento un rumore fastidiosissimo:la sveglia.
Devo andare a lavoro ma non ne ho proprio voglia,ieri ho fatto di nuovo tardi con Mattia e l'unica cosa a cui riesco a pensare è lui,lui e nient'altro,niente lavoro,niente Milano,niente mamma,niente papà e niente problemi.Non so perchè,ma in qualche modo lui riesce a farmi stare bene,a mio agio,a farmi essere Noemi,la vera Noemi.
Infilo la testa sotto al cuscino con un verso di lamento premendo forte contro le orecchie per non sentire quell'aggeggio infernale.
Finalmente si ferma,Francesca dev'essersi alzata.

Frà:"Noè...so che è difficile,ma dovresti alzarti"

Purtroppo non posso permettermi di saltare il turno,sono in prova e non andando a lavoro ora come ora rischierei di non essere ammessa.

"Ora mi alzo..."

Dico a Francesca tutta assonnata.
Levo molto lentamente la testa da sotto al cuscino e faccio un enorme sbadiglio,poi mi alzo dal letto per vestirmi.

Indosso una camicetta bianca e dei jeans poi vado in bagno mi trucco un po' e lego i capelli in una coda alta,infine infilo le converse che ho da quando ho 19 anni.Queste scarpe hanno fatto un gran bel viaggio,le avevo addosso quando mi sono iscritta all'università e quando l'ho mollata per andare a lavorare al negozio di musica,le indossavo la mattina in cui ho preparato le valige e ho deciso di venire a Roma,quando sono arrivata qui e sono andata nel locale in cui lavoro e ho conosciuto Francesca e quando ho incontrato Mattia per riprendermi il mio block notes,chissà quante altre avventure affronteranno con me.

Scendo giù e,dopo aver fatto colazione,mi infilo in macchina con Francesca.

******

Sono al lavoro e sto girando fra i tavoli per prendere le ordinazioni come al solito.

Dopo un po' entra nel bar un tipo alto,piazzato e con una folta barba.
Lo riconosco subito.Viene qui ogni giorno,prende posto nel tavolo in fondo e comincia ad ordinare birre a raffica finchè non chiudiamo per pranzo,poi,a pomeriggio ritorna e ricomincia a bere birra fino a notte fonda.
Per fortuna io al pomeriggio non ci sono perchè pare proprio che ce l'abbia con me.
Si lamenta sempre ogni volta che gli porto la birra e a volte mi insulta anche,io lascio perdere solo perchè sono in prova e non voglio fare brutta impressione già da adesso al capo.

Mattia's POV

Esco di casa e decido de anda' a trovare Francesca e Noemi al locale.
Arrivo ed entro avvicinandomi a Francesca che sta dietro al bancone della cassa.

"Oi Frà"

"Mattì!Che ce fai qua?"

"So venuto a fà 'n giretto come al solito"

"Vabè,te preparo subito er solito caffè tuo"

"Ma...Noemi?"

"Sta lì"

Me la indica con un gesto della mano ed io mi volto a cercarla.
Sta servendo una birra ad un signore dalla folta barba che comincia a tracannarla come fosse acqua

"Portamene un'altra!"

Dice con la voce roca,anzi,urla.
Appena Noemi si gira per andare a prendere un'altra birra non posso fare a meno di notare la sua espressione irritata e anche un po' disgustata.

"Perchè c'ha quella faccia?"

Dico a Francesca

"Credo che cominci a non sopportarlo più.Lui viene qui tutti i giorni e se la prende solo con lei,ma Noemi non può fare niente,è un cliente e i clienti vanno rispettati e poi lei è ancora in prova."

|Se io ti amo,tu zitta|-Mattia Briga-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora