-Casa Bellegrandi-

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*Leggete lo spazio autrice a fine capitolo*

Sgrano gli occhi,sarebbe troppo imbarazzante.

"No Mattia,forse non è il caso..."

"Vabene,preparate,te aspetto dellà"

Ma io avevo detto che non era il caso.
La convinzione di questo ragazzo è tale che mi viene di prenderlo a padellate in faccia,anzi,un giorno lo farò.

Si alza da sopra la scrivania e fa per andare in salotto ma io gli vado dietro fermandolo.

"Mattia,non ci vengo,mangio con Francesca"

Si ferma e mi guarda,poi facendo il finto dispiaciuto mi dice:

"Oh ma Francesca m'ha detto che avrebbe mangiato un panino a lavoro,l'ho già avvisata che venivi da me,peccato..."

Rimango a guardarlo a bocca aperta.
Ah,è così,ha già programmato tutto eh...
Beh i suoi programmi dovranno andare in fumo.

"No dai Mattia,non mi va,sai...sono stanca...e...e anche triste per il lavoro...non posso venire a casa tua..."

Cerco invano di sembrare depressa e giù di morale,anche se la scusa del lavoro è totalmente inattendibile dato che,fino a pochi minuti fa,non mi interessava nulla e l'avevo anche dato a vedere.

"Forse nun ce semo capiti...te vieni a casa mia,punto e basta."

Mamma quant'è cocciuto.

Cerco di elaborare nel mio cervello qualche altra scusa,migliore di quella di prima,ma con lui che mi fissa con l'aria di chi sa che l'avrà vinta non riesco a pensare lucidamente.

"Sai,se non la smetti potrei..."

Potrei cosa?
È la prima volta che non so cosa inventarmi.

"Facciamo che io potrei non andarmene finché non sali in macchina con me"

Si appoggia di nuovo alla scrivania guardandomi con aria di sfida e le braccia conserte.

Lo guardo.

Mi guarda.

Lo guardo.

"Oooh e vabene!"

Sbuffo sonoramente aprendo un'anta dell'armadio alla ricerca di un vestito decente da mettere.
Poi mi giro verso Mattia ancora appoggiato alla scrivania.

"Ma te non dovevi andare di là?"

"No,posso anche rimanere qua,nun me dispiace"

Certo...immagina,puoi.
Se lo sogna che lo lascio rimanere in camera mentre mi vesto.

"Però dispiace a me,quindi,sloggia."

Gli indico la porta e lui,stranamente,va via senza replicare.

Bene armadio.
Ora siamo solo io e te.

In meno di due minuti tutti i vestiti sono fuori dall'armadio sparsi per tutta la camera,ma ancora non ho trovato nessun vestito da mettere.
Vado a pranzo a casa di Mattia,da persone che non conosco e di certo non mi presenterò vestita come una barbona,anche se molto probabilmente andrà a finire così...

Nel mio armadio non riesco a trovare nulla,così,decido di andare a rovistare un po' in quello di Francesca.

Vado nella sua stanza e appena apro l'armadio rimango sbalordita:ha tantissimi vestiti e sono tutti bellissimi.
Non credo che mi ucciderà se ne prendo in prestito uno...
Lascio scivolare le mani sui vestiti toccandoli uno ad uno,finché non mi soffermo colpita da uno in particolare.
È un vestito nero,col corpetto aderente e la gonna ampia,credo che possa andare bene.
Lo prendo velocemente da dentro all'armadio con un paio di scarpe da abbinare e corro velocemente in bagno chiudendomi a chiave,non si sa mai...

|Se io ti amo,tu zitta|-Mattia Briga-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora