Mi tende una mano e mi aiuta ad alzarmi dal pavimento.
Il suo sguardo incrocia il mio per un tempo indefinito,mi guarda negli occhi,fisso,mentre stringe ancora la mia mano.
Non so se sono pronta a farlo.Sono davvero così coraggiosa come dice lui?Forse potrà sembrare stupido,non devo certo buttarmi da una rupe o tuffarmi in una vasca piena di squali,quindi non mi servirebbe tutto sto coraggio, ma per me è importante.Ne va della mia felicità e del mio futuro,devo avere coraggio per fare questa scelta.Ad un tratto sento mio padre che urla dal piano di sotto,come sempre,lamentandosi con mia madre.
"È arrivato!"
Grido a Mattia in preda al panico.
Lascio la sua mano e mi avvicino a letto con le mani fra i capelli camminando avanti e indietro istericamene.
Devo calmarmi o andrà a finire molto male."Ok.Calma."
Dico a me stessa espirando profondamente.
Mi rilasso,tiro i capelli dietro le orecchie e strofino le mani sui jeans mentre mi guardo attorno per cercare una valigia.
Mattia mi guarda confuso,immobile vicino all'armadio."La valigia è lì sopra,prendila,muoviti!"
Indico a Mattia l'armadio con il dito e lui si allunga per prendere la valigia portandola subito sul letto.
La apro e insieme cominciamo a mettere i vestiti all'interno.
Io comincio a piegarli cercando di sbrigarmi,ma lui me li prende e li scaraventa nella valigia.M:"Non abbiamo tempo per piegarli"
Mi dice mentre continua ad infilarme altri schiacciandoli il più possibile.
N:"Ma così non entreranno mai tutti!"
Mi rivolgo disperata a Mattia.
Se li butta così dentro la valigia non entrerà più niente ed io non posso andare via e lasciare tutto qui.M:"Non importa,non hai un'altra valigia?E qualche borsa?"
Mi fermo per un attimo a pensare.
N:"Mia madre ha altre due valigie in camera sua."
Corro subito in camera a prenderle mentre lui chiude la valigia,le porto in camera e le riempiano tutte molto velocemente,mentre in un borsone metto gli oggetti personali e cose del genere.
M:"Ok,siamo pronti"
Dice Mattia con le mani lungo i fianchi.
Lascio scorrere lo sguardo sulle tre valigie e il borsone strabordante di roba appoggiati sul letto.
N:"Si,direi proprio di si"
A quel punto lui prende subito due valigie in mano con facilità e si dirige verso la porta,mentre io prendo la valigia rimanente e il borsone e lo seguo.
Mio padre è giù in salotto incurante di tutto ed io sto appena andando via sotto i suoi occhi.
Avrei preferito andare via con una fuga alla Charlie's Angels.Scendiamo le scale e arriviamo in salotto dove c'è mio padre seduto su una poltrona a leggere il giornale.
Appena sente i nostri passi alza lo sguardo vedendoci lì con le valigie in mano."Cosa ci fa questo ragazzo qui?E quelle valigie?"
Chiude il giornale e lo poggia sul tavolino affianco alla poltrona alzandosi in piedi.
Sul suo volto comincia a dipingersi la collera,riduce gli occhi a due fessure e mi scruta con sguardo duro.Mi volto verso Mattia per cercare aiuto deglutendo lentamente e lui mi fa cenno di sì con la testa per incoraggiarmi.
Mi volto verso mio padre e tengo stretto con le mani il manico della valigia,sostengo il suo sguardo,stringo le labbra in una linea sottile e poi dico:"Vado via."
Nel momento stesso in cui pronuncio queste parole sento come se mi fossi levata un peso di dosso,mi sento libera pur essendo ancora in casa mia,ma questa sensazione finisce appena vedo mio padre venire verso di me infuriato.
Mattia d'istinto lascia cadere le valigie a terra e si fionda davanti a me spingendomi con le mani dietro la sua schiena.M:"Ma cosa credi di fare?!"
Gli urla contro e mio padre si ferma.
M:"Ma non ti rendi proprio conto di quello che stai facendo?!Tu stai rovinando tua figlia!Perché non lo vuoi capire?!La devi lasciare vivere come vuole lei,le stai impedendo di realizzare i suoi sogni e di vivere la vita che ha sempre desiderato,le stai negando di essere felice!Come fai a dormire la notte?!"
Mio padre stringe i pugni contro i fianchi e lo fulmina con lo sguardo.
"Ma come ti permetti di parlarmi in questo modo?Devi portarmi rispetto!È tutta colpa tua,sei tu che hai messo tutte queste sciocchezze in testa a mia figlia,è colpa tua se vuole andare via!"
Urla fortissimo e Mattia mi tiene ancora ferma dietro di lui.
Ho creato io questo casino e dovrei fare qualcosa per rimediare,ma non ci riesco.M:"Si vede che non conosci tua figlia"
Gli dice Mattia in tono beffardo.
"E,tanto per la cronaca,ti sto portando già abbastanza rispetto,ero partito con l'idea di prenderti a pugni"
Smette di parlare e in quel momento io comincio a pensare che potrebbero prendersi a pugni davvero.
"Fuori da casa mia!Come ti permetti a venirmi a dire che non penso alla felicità di mia figlia, non puoi farlo! Va' immediatamente via e lascia stare Noemi!"
Mio padre ormai è diventato rosso dalla rabbia e Mattia sta tirando troppo la corda.
"Io posso farlo,perché a differenza tua a me importa di Noemi"
Mi prende e mi spinge piano verso la porta invitandomi ad uscire,poi prende di nuovo le valigie in mano e mi segue velocemente,mentre mio padre urla da dietro.
Arriviamo vicino alla macchina e Mattia mette le valigie nel portabagagli prima di salire,appena finisce si siede al sedile del guidatore,mentre io rimango in piedi vicino alla macchina con lo sportello aperto.
"È questo che vuoi Noemi?!Vattene pure via,ma non osare più mettere piede in questa casa,dimenticati di appartenere a questa famiglia,se è questo il destino che hai scelto!"
Mi grida mio padre in piedi sulla soglia della porta.
È fatta,non posso tirarmi indietro proprio ora,Mattia è in macchina e non aspetta altro che portarmi via da qui."Ho un destino da riscrivere,che non si vede...perché ho messo la testa dove tu non metteresti un piede!"
Grido di tutta risposta a mio padre.
Mi infilo in macchina,Mattia mette in moto e sfrecciamo via.
È ora di ricominciare.Spazio autrice
Capitolo penoso lo so,ma prometto di aggiornare di nuovo entrò domani.
Baci xx
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|Se io ti amo,tu zitta|-Mattia Briga-
FanfictionPosso darti quello che ti manca per vivere,farti sorridere di più e consolarti a parole libere