-Troppi pensieri,poche parole-

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"[...]Non posso farci niente se lo amo..."

Stringo le mani intorno al volante mentre alcune lacrime mi scorrono ancora sulle guance,poi prendo le chiavi e le infilo nel blocchetto d'accensione della macchina.
Il dolore alla testa si fa lancinante e il pensiero fisso di Mattia non fa che peggiorare le cose.

Non dovrei guidare in questo stato ma,chi se ne frega,meglio andare via piuttosto che rimanere lì a guardarlo da lontano dopo la sfuriata che gli ho fatto.

Sto per mettere in moto la macchina quando,all'improvviso,sento qualcuno bussare al finestrino.
Sobbalzo dallo spavento e mi volto di scatto per vedere chi sia,poi vedo....

Mattia?

Il cuore comincia a martellarmi forte nel petto,ho gli occhi ancora bagnati per le lacrime,mi gira la testa e non riesco a distinguere l'immagine che ho di fronte.
Rimango immobile a fissare davanti a me e,dopo alcuni secondi,l'immagine di Mattia comincia ad alternarsi ad un'altra.
Prima è Mattia,poi non è lui...non riesco a capire.
Forse è solo il mio subconscio,desidero talmente tanto che venga qui e mi prenda il viso tra le mani guardandomi negli occhi e chiedendomi scusa che mi sembra di avere lui davanti.
Chiudo gli occhi e mi poggio una mano sulla testa,sembra che invece di tre drink io ne abbia bevuti sei.

"Noemi?Noemi stai bene?"

Si sente ancora bussare allo sportello e una voce da dietro il finestrino.
Apro di scatto gli occhi e l'immagine si fa più nitida davanti a me.
Ora lo riconosco,ma non è Mattia.
È Alessio.

Apro lo sportello e lui subito mi si avvicina.

"Cos'hai?Non ti senti bene?"

Dalla bocca mi esce solo un leggero mugolio,non so che rispondere.
Sto bene?Certo che no,ovvio che non sto bene,ma forse lui non dovrebbe saperlo.

"Hai tutto il trucco sbavato,che ti è successo?Spostati,ti riaccompagno io a casa..."

Mi mette una mano sulla spalla per incitarmi a spostarmi sul sedile accanto e io lo faccio senza neanche protestare,tanto non servirebbe a nulla.
Lui si mette al posto del guidatore chiudendo lo sportello mentre io poggio la testa al finestrino freddo con lo sguardo sulla strada e,dopo pochi secondi,sento il motore della macchina accendersi.
Mentre guida Alessio comincia a parlarmi

"Vuoi dirmi cos'è successo?Perchè eri in quello stato prima?"

Ho ancora lo sguardo fisso sulla strada,non mi va di rispondergli,voglio solo tornare a casa,chiudere gli occhi e svegliarmi dopo essermi dimenticata di tutto quello che è successo questa sera.

"Ehi...guarda che a me puoi dirlo,siamo amici no?"

Amici?Siamo davvero amici?
Certo,se secondo lui aiutarmi a preparare i drink per una sera e dopo non rivederci più è essere amici...allora lo siamo,ma non per questo gli racconterò tutto.
Più parlo ancora di quello che è successo e più mi fa male,mi basta già il male che mi procuro da sola pensandolo costantemente,non voglio continuare anche a parlarne.

"Riportami solo a casa,per favore..."

Non mi giro neanche a guardarlo,gli dico l'indirizzo di casa e continuo a stare con la testa appoggiata al finestrino a guardare l'asfalto.

*****

Mi rintano sotto il leggero lenzuolo del letto dopo essermi struccata e svestita.
Metto sotto carica il cellulare e controllo il pannello delle notifiche,ma non c'è quello che speravo di trovare,solo qualche invito a giocare ai giochi di facebook.
L'ultima volta mi aveva inviato un messaggio,mi aveva invitato a cena per farsi perdonare e non ci siamo neanche andati,ora neanche quello...ma,mi chiedo,sarei stata disposta a perdonarlo anche questa volta se mi avesse mandato un messaggio?
Sento gli occhi inumidirsi e mi giro in pancia in su a guardare il soffitto.
Mi sento una stupida bambina frignona,penso a lui e mi viene da piangere,ma il fatto è che forse non ho neanche un motivo valido per farlo...non siamo stati fidanzati quindi non posso piangere perchè mi ha lasciata o perchè mi ha tradita,non posso piangere solo perchè mi ha lasciata sola...forse piango perchè mi sono resa conto di amarlo e non posso farlo,non posso amarlo semplicemente perchè con lui non posso stare.
Lui una volta mi disse che eravamo uguali,ma la verità è che a volte mi sembriamo così diversi...e poi,poi...dovrò andare via un giorno.
Anche qui,dove avrei dovuto ricominciare,mi sta crollando tutto addosso e non posso fare quello che avevo pensato,non posso pensare nemmeno minimamente di riuscire a convincere mio padre a lasciarmi diventare quello che ho sempre voluto essere,in questo momento più che mai sento di essere debole se non ho Mattia al mio fianco.
Perchè dai,diciamocelo,uno come lui non può che farti del bene in questi casi,uno che ha sempre superato tutti gli ostacoli realizzando i suoi sogni senza mai arrendersi,proprio come dovrei fare io...ma senza lui come punto di riferimento io ho solo punti interrogativi in testa.

Mi rigiro da un lato cercando almeno stavolta di prendere sonno,pur sapendo che è impossibile,ma sento la porta della stanza aprirsi e vedo la luce accendersi.

"Si può sapere che ti è preso?"

Alzo la testa dal cuscino e vedo Francesca vicino alla porta che mi guarda in attesa di spiegazioni.
Vedo i suoi occhi verdi e mi ricordo di quelli di Mattia,ricollegandomi al fatto che non le ho quasi mai raccontato niente di quello che succedeva con lui.

È la mia migliore amica,so che può aiutarmi,devo solo chiedere aiuto,mi basta aprire bocca e raccontarle tutto,ma forse non può farlo neanche lei.

"Che è successo con Mattia?"

Si appoggia allo stipite della porta e mette le braccia conserte,ha capito che non voglio raccontarle nulla e sta cercando di aiutarmi lo stesso.

"È successo....è successo che lo amo."

Mi fa uno strano effetto pronunciare queste parole ad alta voce,abbasso lo sguardo e stringo un lembo della coperta in un pugno.
Francesca si avvicina a me e mi abbraccia,io ricambio l'abbraccio e lei comincia ad accarezzarmi la schiena con la mano,poi si stacca e con voce dolce mi dice:

"È perchè è stato tutto il tempo con Serena vero?Non riuscivi a capire quello che provavi per lui fino a che non l'hai visto con lei.Hai dato valore ai tuoi sentimenti per lui solo quando lui è stato lontano da te e più lo tenevi lontano,più lo volevi accanto..."

È riuscita a capire tutto.
Non ho bisogno di chiedere aiuto,lei è già qui ad aiutarmi ancor prima che io la chiami.
Le faccio un leggero cenno con la testa e poi l'abbraccio ancora,colmando il vuoto che d'ora in poi avrò per aver allontanato Mattia da me dopo avergli detto di non cercarmi più,almeno per qualche minuto.

"Non riesci a dormire vero? Aspetta solo qualche minuto,vado a struccarmi e dopo vengo qui e ti sfoghi un po' con me OK?"

"Ok."

*****

Apro gli occhi e vedo che fuori è già mattino.
Di fianco a me c'è Francesca,che si è addormentata qui stanotte dopo che io le ho raccontato tutto.
Con le poche forze che ho mi alzo,a volte ho qualche giramento di testa,ma è solo qualche residuo dell'effetto di ieri sera.
Mi dirigo in cucina a farmi un caffè,ma sento suonare alla porta e sono costretta a cambiare rotta.
Vado all'ingresso,apro e mi vedo davanti Alessio

"Ciao.
Ti va di fare colazione insieme prima che io vada al lavoro?"

~Fine capitolo.~


|Se io ti amo,tu zitta|-Mattia Briga-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora