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«Che ci fai ancora qui?»

Aseo si spaventò quasi a morte tanto che un urlo uscì dalla sua bocca e rimbombò nella veranda. Si mise una mano sul petto facendo un paio di respiri profondi «Se avevi intenzione di uccidermi bastava dirlo.»

Sunghoon le si avvicinò con un sorriso, fermandosi a pochi passi da lei «Non riesci a dormire?»

La castana ricambiò il sorriso, anche se un po' tirato «Volevo solo... Non lo so, stare qui e rivivere la serata nella mia testa.»

«Sei felice?» Le prese le mani.

«E' stata una bella festa, ne avevo bisogno.»

Il moro continuava a sorridere e a guardarla completamente innamorato «Tua madre come sta?» Il cuore di Aseo batté più velocemente. Il fatto che Sunghoon si stesse interessando alla sua situazione familiare la faceva cadere in quel buco nero chiamato amore in cui l'intelligenza sparisce per lasciare il posto all'impulsività e alla stupidità. Infatti, dopo averlo guardato negli occhi, lo prese per il colletto del suo completo elegante e lo abbassò alla sua altezza, dandogli un bacio spinto, carico di amore e di passione. Sunghoon fu preso un po' alla sprovvista, soprattutto quando la minore gli infilò la lingua in bocca, ma ci impiegò poco a ricambiare, prendendola per i fianchi e tirandola più vicina a sé. Quando si separarono, i loro occhi si incatenarono e il maggiore sorrise piacevolmente sorpreso «A cosa devo questo limone?»

Aseo rise leggermente «Grazie, Vostra Altezza.»

Sunghoon alzò gli occhi al cielo sempre col sorriso stampato in faccia «Tralasciando che non so per cosa mi stai ringraziando dato che non ho fatto niente, credevo che avessimo superato la fase principe-suddita già da un bel pezzo.»

La castana si morse il labbro inferiore, anche lei non riuscendo a smettere di sorridere «Grazie per essere sempre al mio fianco, Sunghoon.»

«Così va molto meglio.» Rise «E comunque, io resterò sempre al tuo fianco. Ti voglio nella mia vita come donna e come futura madre dei miei figli. Non mi interessa se non potranno entrare in linea di successione, come non mi interessa se qualcuno non è d'accordo al nostro amore. Io ti amo, Ryu Aseo, e voglio potertelo dimostrare ogni giorno fino a che la morte non ci verrà a prendere.»

«Sunghoon...» La castana aveva gli occhi lucidi, tutto si aspettava tranne che il secondogenito della famiglia reale rivelasse di essere innamorato di lei.

«Non voglio una risposta adesso, sappi solo che questo è quello che provo io per te.» Le sorrise, asciugando con un pollice quella lacrima solitaria che percorreva la sua discesa sulla guancia della ragazza che aveva tra le braccia.


Ayeon urlò. Un urlo di gioia che perforò le orecchie di Jake, Sunoo, Haeun e Aseo, la quale la guardò male per aver attirato l'attenzione degli altri uomini presenti poco lontani da loro «Giuro che ti uccido.»

«Ma è magnifico! Non sei felice? Tu cosa gli hai risposto?» La castana sospirò, guardandosi le mani. Erano seduti su una panchina intorno allo stagno ghiacciato, era pomeriggio e si erano svegliati tutti da poco. Avevano deciso però di fare una passeggiata per il giardino immenso del castello, soffermandosi poi al lago per pattinare. Ma i cinque erano rimasti appartati perché Aseo aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno; stranamente, Jake si era unito a loro al posto che andare con gli altri uomini «Non mi piace come stai reagendo. Che è successo?» Ayeon scrutò la sua migliore amica con sguardo indagatore ma al contempo preoccupato.

«Non gli ho risposto...» Riuscì a dire la castana mordendosi successivamente il labbro inferiore; un forte senso di colpa la stava divorando.

«Ma tu lo ami. Perché non glielo hai detto?»

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