Da quella notizia era passata una settimana e in casa Do non si respirava una buona aria. La relazione tra i padroni di casa era una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, ma nessuno osava dire niente. Il futuro marito di Ayeon era nel salotto con tutta la famiglia. Hyunhwa era in piedi rigorosamente alle spalle di Shindo, che guardava il suo futuro genero con sguardo serio e penetrante.
«Vi ringrazio Contessa per avermi ricevuto con così poco preavviso. Desideravo vedere vostra figlia di persona.»
«Volevate vedermi, eccomi qua.» Ayeon entrò nel salotto seguita da Aseo, ovviamente. Si sedette senza inchinarsi all'uomo che aveva di fronte; non lo conosceva e non voleva conoscerlo.
Si beccò un'occhiataccia da parte della madre «Lui è Qiu, il duca della provincia più importante del nostro regno in Cina.»
«Molto onorato, Signorina Do.»
Notando che la figlia non era intenzionata a rispondere, la contessa prese di nuovo in mano la situazione «Dovete sapere, Duca Qiu che mia figlia conosce molto bene sei lingue, tra cui il cinese.»
«Questo la rende ancora più adeguata di quanto mi aspettassi.»
«Adeguata per cosa, se mi posso permettere?» Si intromise Shindo.
«Per vivere con me in Cina.»
«No-»
«Forse, Duca, vorrebbe sentirmi parlare in cinese?» Ayeon bloccò il padre a parole, mentre le spalle dell'uomo vennero fermate dall'amico dietro di lui. Sua figlia non sarebbe andata a vivere in Cina con un completo sconosciuto di cui nessuno in città sapeva niente.
«Mi farebbe molto piacere.»
La bionda si alzò e si diresse verso l'uomo, avvicinandosi il più possibile a lui, per poi dire con una pronuncia perfetta «Cāo nǐmā.»
Aseo si dovette morsicare il labbro inferiore e abbassare la testa per non scoppiare a ridere in faccia al futuro, forse non più, marito della sua migliore amica.
Indignato, il duca si inchinò e lasciò la villa dei Do, dichiarando che si sarebbe fatto sentire lui per accordarsi su una data adeguata per le nozze. La contessa invece era furibonda «Che gli hai detto?»
Ayeon si girò guardandola dritta negli occhi, le sorrise strafottente e poi uscì dal salone, dirigendosi in camera sua «Aseo, andiamo.»
«Sì.» La maggiore si inchinò alla contessa per poi correre dietro alla sua migliore amica. Non appena si chiusero la porta della camera alle spalle scoppiarono a ridere «Non ci credo che gli hai davvero detto di fottersi!»
«Cosa dovevo fare? Aspettare che mio padre lo prendesse a pugni per aver esplicitamente detto di volermi rapire?»
«Sarebbe stato magnifico anche così, credimi.»
Ayeon sospirò «Non è comunque bastato a fermarlo. Quello vuole entrarmi nelle mutande a tutti i costi.»
«Signorina Do! Che linguaggio è mai questo!» La riprese scherzosamente Aseo.
«Ho voglia di leggere ancora quei libri. Probabilmente siamo le uniche ragazze non ancora maritate a sapere queste cose.»
«Ringraziamo Balaji per aver confuso il suo libro sul sesso con il mio libro di Shakespeare.»
«Secondo te farà male? Voglio dire, immagina quel coso che ti entra dentro.»
«Lo chiedi alla persona sbagliata, sono praticamente più vergine di te.»
«Non puoi essere più vergine di me, hai un pretendente da anni.»
«Io ho che cosa da quanto?»
«Oh andiamo! Non ti sei mai accorta di come ti guarda Jacob?»
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The Heirs | COMPLETA |
Fanfic«Pensavo a del pesce.» «Del pesce?» «Bungeoppang.» «Vostra Altezza, io non-» «Sarai anche più alto di me ma sei sempre il solito bambino.» Al terzogenito si illuminarono gli occhi «Hyung! Avevi detto che non potevi venire!» «E invece eccomi qui.» I...