«Cosa diavolo le hai detto?!»
Il re, che stava conversando con dei politici piuttosto importanti, guardò il figlio confuso «Sung-»
«Pretendo la verità, adesso.» Il castano aveva il fiatone, doveva capire cosa stesse succedendo e non gliene fregava niente di tutte quelle persone.
«Perdonatemi.» Il sovrano chinò il capo a quegli esponenti importanti che cercavano di rubargli il trono da anni e con la mano strinse il polso del figlio con forza, trascinandolo in un corridoio dove non c'era nessuno «Non osare mai più intrometterti-»
«Io non dovrei intromettermi?!» Il castano si liberò dalla stretta del padre con uno strattone «Sei tu quello che si intromette nella mia vita e in quella di tutti!»
«Si può sapere di che stai parlando? E abbassa la voce.»
«Tu...» Gli puntò un dito contro; erano alti uguali «Sei uno stronzo.»
Il re sospirò «Questo lo so. Vorrei sapere il motivo delle tue accuse, però.»
«Ryu Aseo.»
La confusione del sovrano fece innervosire di più il secondogenito «Le sto dando una mano con la sua produzione di soju, non mi sembra di star facendo lo stronzo nei suoi confronti.»
«Cosa...? Non sto parlando di questo tuo momento di bontà nei confronti di una suddita qualsiasi, padre.»
«E allora di cosa stai parlando. Dimmi, figliolo, sono qui per ascoltarti.»
Sunghoon strinse i pugni lungo i fianchi «Cosa le hai detto su di me?»
«Non abbiamo parlato di te, perché mai avrei dovuto?»
«Smettila di fare il finto tonto!» Il giovane si avvicinò al padre prendendolo per il colletto «Scoprirò cosa trami papà... Scoprirò cosa le hai detto... Scoprirò il motivo per cui non mi guarda nemmeno più in faccia... E quando succederà, te la farò pagare.» Lo lasciò e se ne andò, lasciando il sovrano ancora più confuso e preoccupato. Sunghoon era il figlio che più gli aveva creato problemi dati i suoi scandali sessuali con più ragazze del regno, ma mai lo aveva visto così per una fanciulla. Solo che, questa volta, lui non c'entrava niente.
Il castano ignorò i suoi amici e si diresse fuori dal castello, verso il giardino; aveva bisogno di aria. Con sé aveva un bicchiere di cristallo da cui fece un lungo sorso per finire in un colpo solo il suo contenuto «Cazzo...» Sospirò «Fanculo è pure buono!» Preso da uno scatto d'ira strinse forte il bicchiere, rompendolo nella sua mano «Ah!» Lo lasciò cadere a terra; iniziò a sanguinare «Fanculo...» Sussurrò, consapevole che non sarebbe potuto tornare al ballo senza attirare troppo l'attenzione con quella mano e, quindi, non avrebbe potuto parlare con Aseo o con Ayeon. Dentro di sé stava maturando l'idea di costringere la bionda a dirgli cosa era successo tra la sua amica e suo padre; sicuramente lo sapeva «Devo andare da lei e-»
«Un emerito coglione.» Si voltò verso quella voce, spaventato. La figura della castana si palesò davanti ai suoi occhi e, piano piano, lo raggiunse standogli a meno di un metro di distanza.
«Signorina Ryu... Cosa-»
«Fatemi vedere la mano.» Sunghoon fece come chiesto e la sentì sospirare. La ragazza si alzò la gonna del vestito e strappò con forza del tessuto.
«Che state facendo?»
Tornò in posizione eretta lasciando il vestito che sembrava come nuovo. Lo guardò negli occhi prima di prendergli il polso e tirarlo in avanti così da avere la mano ferita all'altezza giusta per iniziare a fasciargliela «Mi assicuro che non vi sporchiate il vostro amato abito di rosso. Avanti, sputate sul taglio più grosso.»
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The Heirs | COMPLETA |
Fanfiction«Pensavo a del pesce.» «Del pesce?» «Bungeoppang.» «Vostra Altezza, io non-» «Sarai anche più alto di me ma sei sempre il solito bambino.» Al terzogenito si illuminarono gli occhi «Hyung! Avevi detto che non potevi venire!» «E invece eccomi qui.» I...