Era il giorno. Era giunto il momento di rendere i loro sogni realtà «Ayeon calmati! Andrà tutto bene-»
«No non è vero! Guarda come mi sta male questo vestito! Sembro una palla!»
Aseo sospirò dalla disperazione. La sua migliore amica era un fascio di nervi mentre aspettava di essere chiamata per fare la sua apparizione su quel tappeto rosso. Quel giorno faceva caldo, ma si stava bene grazie a un leggero vento primaverile. Ayeon indossava quel vestito bianco dai ricami dorati, il tulle che lo rendeva pomposo e le copriva le scarpe col tacco anch'esse bianche, lucide, meravigliose. I suoi capelli erano stati raccolti a formare uno chignon alto e qualche ciuffo era stato lasciato libero così che ricadesse sulla sua piccola fronte. Il suo trucco era leggero e delicato, come il suo profumo. Il velo, che ancora non aveva messo davanti al viso le ricadeva sulle spalle scoperte, mettendo in mostra il suo decolté prosperoso che a Riki piaceva tanto «Stai da Dio vestita così.»
«No-»
Aseo le prese le mani e la guardò dritta negli occhi «Respira con me, hm?»
«Non riesco a respirare dentro questo coso!»
«Ora ti tiro un cazzotto sul naso.» Riuscì a zittirla, così fece un respiro profondo e riprovò a calmarla «Avanti, inspira piano con me.» Entrambe lo fecero «Ed espira piano, sempre con me.»
Andarono avanti alcuni minuti prima che qualcuno bussò alla loro porta. Erano state sistemate in una delle stanze presenti nel castello reale molto lontana da quella in cui era Riki. Aseo andò ad aprire e quando se lo ritrovò davanti rimase a bocca aperta, gli occhi le divennero lucidi e bastò una sua parola per far sì che lei legasse le braccia attorno al suo collo producendo dalla gola un urletto di gioia «Come sta la sposa?»
«Jake! O mio Dio, mi sei mancato da morire!» Lo lasciò entrare e Ayeon ebbe la stessa reazione.
«Waw...» Il corvino guardò la minore con un sorriso ammaliato «Sei stupenda!»
«Dici sul serio? Non sembro una palla?»
«Assolutamente no, sembri una divinità.» La fece arrossire.
«Allora? Com'è andato il viaggio?» Chiese Aseo non riuscendo a stare ferma dall'emozione. Si erano scritti spesso in quei mesi e non vedevano l'ora di vedersi; finalmente avevano potuto abbracciarsi.
«Stancante, ma sono felice di essere arrivato in tempo per la cerimonia. Le mie notti insonni sono servite a qualcosa.» Sorrise, beandosi della curiosità delle sue amiche su Ginevra e sulla sua esperienza da scienziato.
«Sei già andato da Riki?» Domandò Ayeon in ansia dopo un po'.
«Volevo andarci, ma mi hanno detto che è già in posizione davanti a tutti. Però ho intravisto Sunghoon che rideva insieme a Jungwon e Sunoo.»
«Sunghoon?» Gli occhi di Aseo si allargarono «Sunghoon è arrivato?»
Jake sorrise consapevole «Deduco poco fa dato che Sunoo stava brontolando sul peso delle valigie che aveva appena lasciato nella stanza di Sunghoon.»
«Non lo vede da quando sei partito tu, è normale che abbia quella faccia sognante.» Si intromise Ayeon conscia del fatto che la sua migliore amica non vedesse l'ora di quel giorno per poter riabbracciare il suo principe.
Qualcuno bussò alla porta e il padre della bionda fece il suo ingresso dopo che la figlia gli diede il permesso di entrare. Anche lui, alla vista della sua bambina in quelle vesti, rimase meravigliato «Waw...» Gli occhi gli divennero lucidi «La mia piccola si sposa...»
Jake si inchinò «Conte Do, che piacere rivedervi.»
L'uomo lo guardò e un sorriso enorme si fece largo sul suo viso «Jake! Quando sei tornato? Tuo padre lo sa?»

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The Heirs | COMPLETA |
Fanfiction«Pensavo a del pesce.» «Del pesce?» «Bungeoppang.» «Vostra Altezza, io non-» «Sarai anche più alto di me ma sei sempre il solito bambino.» Al terzogenito si illuminarono gli occhi «Hyung! Avevi detto che non potevi venire!» «E invece eccomi qui.» I...