Capitolo 31

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Bakari stava osservando più che confuso l'uomo bassino che aveva difronte. Non capiva davvero cosa diavolo volesse quell'uomo da lui o meglio non ne capiva il senso di tutta quella situazione.

-ripetimi cosa vuoi- disse Bakari cercando di non perdere la calma perché davvero la sua pazienza aveva un limite.

-come ho già ripetuto tre volte- iniziò l'ometto guardandolo anche leggermente male -vi sto offrendo la possibilità di diventare il re di Urrur andando a salvare il principe-

-quindi Bakari dovrebbe andare in cerca di banditi delle montagne completamente alla cieca solo perché tu gli stai promettendo la mano del re?- chiese Leif confusissimo guardando poi in direzione di Bakari come per chiedere all'amico se l'uomo che avevano difronte avesse tutte le rotelle a posto.

-si, salvano il futuro re vi assicurerò un matrimonio con lui. È vantaggioso-

-no- disse secco Bakari -non ho nessuna intenzione di finire in un qualsiasi matrimonio combinato e rischiare anche la mia vita e quella della mia gente per un principe del quale nemmeno mi interessa-

-ma sarebbe davvero vantaggioso- continuò l'ometto che non sembrava davvero avere intenzione di desistere -potrebbe portarvi a grandi ricchezze-

-sono il capo dei vichinghi e ho già tutto il potere del quale ho bisogno e ho la mia guerra da combattere- disse serio Bakari -e cosa più importante di questa sono sposato e ho un figlio- Bakari non aveva tanta voglia di dire anche quel particolare, principalmente perché non voleva che la sua famiglia potesse finire nei guai perché presa di mira ma quando era troppo era troppo e quell'uomo stava diventando troppo insistente.

-eh?- l'uomo sembrava davvero essere sconvolto dalle sue parole e lo guardava come se stesse mentendo -non ne sapevo niente-

-sa essere un capo porta anche ad avere l'attenzione di tutti addosso con le persone che vogliono solo e soltanto il tuo posto che farebbero tutto il possibile per trovare il tuo punto debole- parlò per l'amico Leif -è normale che cerchi di mantenere segreta la cosa all'esterno del suo mondo non crede-

-resterò qui una sera per farvi ragionare per bene su quello che vi ho detto e domani spero mi darete la vostra risposta affermativa-

-ne dubito ma non posso rifiutarvi l'ospitalità per questa sera- rispose Bakari e fu quasi contento di aver fatto innervosire ancora di più l'uomo che se ne andò voltandosi quasi con stizza.

-non ci credo che volevano letteralmente venderti il principe- ridacchiò Leif -sono davvero disperati-

-non farne parola con Kayin- disse invece Bakari -ho paura che possa arrabbiarsi davvero tanto se lo viene a sapere-

-è tuo marito- sospirò Leif -glielo devi dire-

-quando se ne andrà quell'uomo in modo che non possa voler fare una strage- e Leif sospirò poco convinto di quella risposta ma almeno era felice che Bakari ne avrebbe parlato con Kayin.

-vado a vedere dov'è finita Aila tu vedi di andare da tuo marito- ridacchiò il castano per poi uscire da quella stanza nella quale avevano fatto l'incontro. Una volta fuori però si fermò di colpo perché aveva tranquillamente notato la figura di Kayin con in braccio Balder che stava osservando confuso in direzione dell'ometto.

-Leif- venne richiamato proprio dal biondo quando lo vide -chi era? Perché è uscito da casa mia?- domandò Kayin con il cuore che quasi voleva scoppiargli in petto visto che quell'uomo gli era sembrato Florian, ma non poteva essere Florian.

-ehm un tizio che voleva contrattare con Bakari- disse Leif mordendosi il labbro inferiore per non dire la verità.

-su cosa?-

-ehm...non lo vuoi sapere veramente-

-LEIF- ringhiò Kayin incazzato a morte e Leif sospirò sperando in qualche modo che Bakari potesse perdonarlo per quello che stava facendo.

-è il consigliere del regno di Urrur e vuole che Bakari vada a salvare il futuro re per poi sposarlo-

-EH?- sbottò Kayin con così alta voce che Bakari uscì di casa parecchio perplesso ma vedendo Leif accanto a Kayin e la faccia del marito capì perfettamente che Leif aveva parlato.

-Leif ti avevo chiesto di non dire niente- li raggiunse il rosso.

-non volevi dirmi che quello stronzo bastardo voleva offrirti il principe di Estgul?-

-lupetto io non accetterei manco morto visto che ho te e Balder- sussurrò Bakari sperando in qualche modo di far calmare il marito.

-ora mi sente- ringhiò ancora Kayin lasciando il figlio tra le braccia di Bakari, prendendolo di sorpresa, e mettendosi a correre come un matto nella direzione nella quale aveva visto andare quello che a tutti gli effetti doveva essere Florian.

-ehi- protestò Bakari ma Kayin non sembrava per niente avere l'intenzione di fermarsi anzi il biondo riuscì a raggiungere quasi subito Florian che si era fermato a parlare di qualcosa con Aila.

-ehi tu- richiamò la sua attenzione Kayin e vide Florian voltarsi verso di lui con sguardo confuso e il principe gli tirò un rovescio in pochi tempo e la faccia del consigliere si girò violentemente per il colpo -non ti azzardare mai più-

-Kayin- disse preoccupata Aila per quello che aveva appena fatto -mi dispiace tantissimo- cercò poi di dire la castana per evitare un qualunque scontro politico. Kayin invece non sembrava per niente essere intenzionato a fermarsi ma stava per buttarsi di nuovo a colpire il consigliere ma fu prontamente bloccato da braccia forti che aveva imparato a conoscere bene. Bakari infatti era arrivato appena in tempo per bloccare il marito da fare una qualche cazzata con Leif al suo fianco che sembrava essere completamente a disagio mentre teneva Balder in braccio. Il bambino però sembrava essere più che contento di essere in quella situazione.

-bel rovescio- disse invece con calma Florian osservando attentamente il ragazzo che aveva difronte -posso sapere a cosa lo devo?-

Il principe dei VichinghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora