Capitolo 16

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Kayin era letteralmente crollato. Quando Bakari, dopo la cena insieme ad Aila e Leif, lo aveva accompagnato in quella che era stata designata come la sua camera Kayin ci si era subito fiondato dentro con l'intenzione di studiare per bene il posto. I suoi intenti però si erano andati a far benedire quando aveva visto il letto in legno al centro della stanza e non ci aveva pensato due volte prima di sdraiarsi sopra. Inutile dire che tutta la stanchezza di quasi quelle due settimane si era fatta sentire tutta e si era addormentato immediatamente rassicurato anche dal fatto che si fidava veramente di Bakari e che era certo non gli sarebbe successo niente di male.

E il biondo aveva dormito così tanto profondamente e si era rilassato parecchio che quando si svegliò in un primo momento, per colpa del sole alto in cielo che era andato a disturbarlo dalla finestra della camera, non capì dove si trovasse. Solo dopo una buona manciata di minuti realizzò tutto e con molta calma si mise a sedere sull'enorme letto, anche se rispetto al suo del palazzo era piccolino ma gli piaceva comunque, e notò anche che per quanto era stanco non era riuscito nemmeno a togliersi gli stivali in tempo prima di addormentarsi.

Si sentiva molto riposato grazie a quella lunga dormita, che probabilmente gli aveva fatto saltare anche il pranzo ma non gli importava. Si sentiva completamente rigenerato e sorrise anche pensando che grazie a ciò sarebbe più facilmente riuscito a combattere contro Leif e dimostrargli che la spada la sapeva usare eccome.

Il principe si alzò con molta calma dal letto stiracchiandosi anche visto che i muscoli della sua schiena erano parecchio indolenziti per poi dirigersi verso la porta della sua camera e uscire in cerca di quello che era il bagno. Riuscì ad orientarsi bene in quel corridoio ritornando nel bagno nel quale si era lavato non appena arrivato il giorno prima e ringraziando che non fosse occupato si premurò di sciacquarsi la faccia con acqua fredda per svegliarsi del tutto.

Sospirò pesantemente dopo essersi guardato un momento allo specchio, notando come le occhiaie scure sotto ai suoi occhi fossero ancora presenti nonostante la lunga dormita, e si diresse con calma al piano inferiore sperando in parte di trovarvi Bakari. E sorrise quasi istintivamente il biondo quando notò la figura di spalle del rosso che stava controllando qualcosa su un libro.

-buondì- palesò la sua presenza Kayin e vide Bakari voltarsi verso di lui per scrutarlo attentamente prima di tornare a controllare il volume che aveva tra le mani.

-ti sei svegliato tardi- gli disse dopo un po' Bakari -ti avrei dato per morto se non fossi sceso-

-è davvero così tanto tardi?-

-è passata ora di pranzo da un pezzo- gli confermò Bakari posando il volume sul tavolo di legno sul quale la sera prima avevano cenato insieme -dovresti avere parecchia fame-

-un po' la ho- confermò Kayin -e avevo anche bisogno di dormire tanto- continuò il ragazzo guardandosi intorno in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti ma senza successo segno che Bakari aveva mangiato da solo e aveva fatto sparire velocemente tutto il cibo.

-il tuo volto è ancora segnato-

-lo so- sospirò Kayin -avrò bisogno di tanto tempo per riprendermi del tutto visto che sono stato prigioniero per giorni interi e di certo non dormivo- aggiunse il biondo mentre osservava Bakari andare in direzione di quelli che erano enormi contenitori di ceramica dai quali poi uscì quella che era a tutti gli effetti carne secca che mise in un piatto per poi portarla davanti a Kayin.

-qui sei al sicuro e puoi dormire quanto vuoi- disse Bakari con l'intento di far si che l'altro si fidasse di loro ancora di più di quanto stava facendo. A quanto pareva il biondo doveva restare con loro per un bel po' e prima iniziava a fidarsi e meglio era per tutti.

-lo so altrimenti non mi sarei svegliato così tardi non credi- gli fece notare Kayin iniziando a mangiucchiare un pezzo di carne secca cercando di non pensare che quella molto probabilmente era la carne dei lupi che quei vichinghi cacciavano per ricavare le loro morbidissime pellicce. Doveva solo pensare di star mangiando carne normale.

-volevo solo dirti che puoi dormire anche se non ci sono io-

-dove devi andare?- chiese prontamente Kayin capendo che probabilmente il rosso che aveva difronte stava dicendo quelle parole perché lo avrebbe lasciato completamente da solo in quella casa e in quel caso col cavolo che si sarebbe sentito al sicuro. Un conto era sapere che c'era Bakari in casa con lui e che quindi nessuno si sarebbe permesso di entrare, un altro era essere completamente da solo con alta probabilità che qualcuno potesse approfittarsene. Fino a prova contraria Kayin si fidava solo e soltanto di Bakari.

-in questo momento da nessuna parte- ridacchiò Bakari per quella reazione avuta dal biondo -ma più avanti potrebbe capitare che io mi debba allontanare per un po' di tempo-

-certo con gente che potrebbe entrare qui dentro visto che non ci sei e...-

-non lo faranno mai perché è la mia abitazione e la gente di Deeltrenr mi rispetta. Se non ti senti sicuro visto quello che hai passato posso chiedere ad Aila di stare con te-

-va bene- sussurrò Kayin distogliendo lo sguardo dal rosso -ma dovrai avvisarmi molto prima della tua partenza- continuò il biondo serio -e voglio anche una spada-

-non devi per forza combattere contro Leif-

-non la voglio solo per quello ma anche perché voglio potermi difendere in caso di pericolo-

-Aila come tutti qui sa combattere quindi...-

-anch'io so combattere Bakari quindi quella spada la voglio- non lo lasciò finire di parlare Kayin e vedendo il suo sguardo serio Bakari non poté far altro che annuire.

Il principe dei VichinghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora