Sentii letteralmente il mio cuore spezzarsi. Feci dei passi indietro e i miei occhi si riempirono di lacrime, le quali non tardarono a scendere lungo le mie guance. Andai a sbattere contro qualcuno. <<Sc- scusa>> Dico, ma quando mi giro vedo Elia.
<<Stai bene?>> Mi chiede ed io annuisco asciugandomi le lacrime. Ero sempre quella forte, che non si mostrava mai debole davanti agli altri, così uscii da quella casa. Mi sedetti nel muretto del giardino di quella villa stracolma di gente che non conoscevo. Me ne sarei andata volentieri, ma non potevo, le mie amiche erano ancora lì dentro a ballare, bere e divertirsi. Presi il mio cellulare, ma la batterie era scarica. Tra l' altro ero vestita leggera e lì fuori si gelava.
<<Stai bene?>> Mi domanda una voce che riconoscerei tra mille di altre voci.
<<Si>> Dico. Avevo i capelli davanti al viso, perché ero piegata in avanti, mi asciugai velocemente le lacrime, per non farmi vedere ed alzai lo sguardo. Lui era davanti a me, bello più che mai.
<<Fumo una sigaretta ed entro>> Mi limito a dire. Mi sentii appoggiare qualcosa sulle spalle. <<Si gela qua fuori>> Dice mettendomi la giacca di pelle nelle spalle. Faccio per toglierla, ma lui mi blocca.
<<Tienila>> Mi sorride sedendosi sul muretto con me. Accende la sua sigaretta e mi mette una mano sulla coscia. A quel contatto dei brividi percorsero tutto il mio corpo.
<<Che succede?>> Domanda
<<Cosa dev'essere successo?>> Aspiro il fumo dalla sigaretta
<<So riconoscere una donna che piange>>
<<Io non sono come le altre. Sono difficile da comprendere e vorrei solo stare un pò da sola. Non ho bisogno dell' aiuto di nessuno>> Ammetto a pezzi. <<Non c' era nemmeno bisogno che andassi da Paolo a picchiarlo. Me la so cavare da sola, con qualche occhio nero, ma ce la faccio da sola>> Dico tutto d' un fiato
<<Non ci sono andato perché me l' avevi chiesto tu>>
<<Cosa che non ho chiesto>> Preciso
<<Ci sono andato perché ti aveva picchiata. Mi basta, anche solo, che qualcuno ti sfiori con un fiore senza il tuo permesso e non capisco più niente. Sei speciale Mew. Sei entrata nella mia vita come un urgano.>>
Veniamo interrotti da Giulia.
<<Grazie per la giacca >> Lo ringrazio porgendogliela ed entrai dentro, lasciandoli soli di fare o dire qualsiasi cosa. Vidi le mie amiche, così mi avvicinai a loro, le quali si stavano divertendo molto, ed incominciai a ballare con loro.
<<Vado a bere qualcosa>> Dico dirigendomi verso la cucina. Quando arrivai a prendere uno shot, mi resi conto la finestra dava proprio al giardino e cercai con lo sguardo Matthew e la sua amica o fidanzata. Vidi Matthew gesticolare in maniera molto focosa. Lei gli buttò le braccia al collo e lui l' allontano. Stavano discutendo, forse perché mi aveva prestato la giacca. Era un gesto dolce, ma allo stesso tempo molto intimo, quello di mettermi la giacca sulle spalle. Fossi stata io la sua fidanzata avrei reagito allo stesso modo.
Mi faccio uno shot di tequila e raggiungo le mie amiche. Non reggevo molto l' alcool, infatti mi girava la testa.
<<Ehi>> Dico ridendo
<<Vale, ma hai bevuto?>> Domanda Lorenzo
<<Giusto un pò. L' ho fatto per non pensare, ma continuo a pensare a lui>> Ammetto
<<Lui chi? >> Mi giro e mi ritrovo Matthew davanti.
<<Il tuo amico>> Mento
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Fragile // Matthew e Mew
Любовные романыValentina ha 24 anni e la passione per la musica l' accompagna fin da quando era bambina. E' una ragazza forte e determinata, irriverente e provocatrice. Difficile da gestire, perennemente in lotta contro un passato oscuro che non gli dà tregua...