Capitolo 36

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Quando entriamo le prime persone che vediamo sono Diego e Matilde. Dovevo aspettarmi la loro presenza, dopotutto Giulia era amica di Diego e Matilde la ragazza di quest' ultimo. Entriamo e saluto tutti, per sino Giulia, la quale mi allunga la mano ed io l'afferro stringendogliela. Che fosse davvero una tregua? Non saluto, nemmeno degnandogli uno sguardo, Matilde e Diego.

<<Chi è tutta questa gente?>> Domando a Matthew.

<<Sono tutti amici di Enea>>.

<<Enea non c'è?>>

<<No, nessuno ha pagato la cauzione e quando uscirà dubito fortemente che riprenderà con le corse clandestine. Credo gli sia servito da lezione>> Ammette. Matthew si prestava a presentarmi come la sua ragazza ad altri loro amici, come se puntualizzasse che fossi di sua proprietà e che nessuno doveva solamente pensare di avvicinarsi a me.
Ci andammo a sedere accanto ad Elisa e Lorenzo. Elia e Giulia erano a capotavola, mentre di fronte  a noi, c'erano Matilde e Diego ed il resto dei ragazzi. Matilde teneva lo sguardo basso, come se fosse in imbarazzo, mentre Diego non distoglieva lo sguardo da me, sembrava un psicopatico. Sentii la mano di Matthew appoggiarmi nella mia coscia, come a dirmi di stare tranquilla. Noi eravamo seduti su dei divanetti, mentre coloro che stavano a capotavola e di fronte a noi erano seduti su delle sedie. 

<<Avete tutti una drink card?>> Domanda cercando di sovrastare la musica alta. Tutti in coro dicono di 'si' e passa il cameriere per prendere l' ordinazione. Io opto per una corona condita con sale e limone. Era l' unica con il tasso alcolemico basso. Nel frattempo un altro cameriere ci da due shottini a testa. In quel momento partì la festa, perché incominciarono i giochi alcolici. Stavamo giocando a 'io non ho mai'. 

<<Io non mi sono mai dimenticata le chiavi di casa>>. Dice Giulia ed io ed altri ragazzi la seguiamo bevendo uno shot. Il cameriere era pronto a portarne degli altri

<<Questo vale solo per le ragazze. Devono bere tutte coloro che sono venute a letto con me>>. Ammette Diego ed io lo maledico. Prendo il mio secondo shot e lo bevo tutto d' un sorso e sento la gola bruciarmi per  colpa di quel liquido denso, che nemmeno sapevo cosa fosse. Oltre me bevettero anche Giulia e Matilde. Giulia fece segno al cameriere di portarne altri. 

<<Io non ho mai tradito la mia migliore amica>>. Ammetto non bevendo, ma guardando intensamente Matilde. Si, me lo ero attaccato al dito quella rivelazione. Quando Matilde Beve, mi alzo dal tavolo e vado verso il bancone. 

<<Scusi io avevo ordinato una corona condita>>.  Dico al barman. <<Vorrei cambiarla con quattro shottini>>. Continuo. 

<<La drink card vale solo per uno shottino>>.

<<E chi ha detto che non posso pagare il resto?>> Ammetto. A poco non mi reggevo in piedi e proprio mentre finisco di bere uno shot, che mi ha dato  con tanta gentilezza il barman, sento le gambe cedermi, ma vengo subito afferrata da sotto le ascelle da Matthew. 

<<Ora andiamo a casa. Hai bevuto troppo>>. Mi sussurra all' orecchio. 

<<Devo chiamarti papà? O forse Daddy è più sexy>>. Dico ridendo. 

Stavo di nuovo per cadere, quando Matthew mi prende in braccio. Con passo veloce va verso l' uscita senza avvisare nessuno. 

<<Ma io mi stavo divertendo>>. Dico lamentandomi e muovendo le gambe. Matthew apre la portiera del passeggere e mi fa sedere, mi allaccia la cintura e gira dal lato del guidatore. 

Quando arriviamo a casa la prima cosa che faccio è levarmi le scarpe e correre in bagno, dove rimetto tutto l' alcool bevuto. Mi sento sollevare i capelli e capisco che Matthew mi aveva raggiunta. 

<<Va via, non voglio che tu mi veda in questo modo>>. Ammetto tirando lo sciacquone. Chiudo la tazza del water e mi ci siedo. Lui prende un asciugamano e la mette sotto il getto dell' acqua fredda del rubinetto e dopo averla strizzata per bene, mi tampona i polsi e la fronte. 

<<Così dovrebbe andare meglio>>. Mi dice dandomi un bacio. 

<<Ho bevuto troppo>>. Ammetto. 

<<Ti preparo un aspirina per domani mattina. Intanto spogliati che ti metto il pigiama>>.

Non avevo neanche la forza di reggermi in piedi, ma con l' aiuto di Matthew riesco a mettermi il pigiama. Mi prende in braccio e mi porta nella sua stanza ed in un attimo mi addormento. 

L' indomani mattina mattina, mi sveglio con i postumi di una sbornia, ma Matthew mi fa trovare l' aspirina con un bicchiere d' acqua ed un bigliettino. 

'Buongiorno amore, sono sceso con Lorenzo a sbrigare alcune cose. Se hai bisogno chiamami.'

Mi sciacquo il viso e poi vado a prendere l' aspirina che mi avrebbe salvato la giornata.  Mi vesto velocemente per andare a trovare mia madre. Scendo ed attraverso la strada, quando una macchina mi prende in pieno ed io perdo i sensi per qualche secondo. Sento tutto ovattato e vedo delle luci blu accendersi e spegnersi. 

<<Grazie a Dio è viva, come sta?>> Mi domanda un signore.

<<Sto bene>>. Faccio per alzarmi, ma vengo bloccata ed invitata a stare ferma. Prendono una barella ed una volta saliti sopra l'autoambulanza, mi portano in ospedale. Durante tutto il tragitto dico di stare bene, ma loro insistono affinché io faccia dei controlli. 

<<Posso fare una chiamata?>>. 

<<Si>>.

Faccio il numero di Matthew e risponde al primo squillo. 

<<Pronto?>>

<<Matthew sta calmo ok? Non è successo nulla, sto andando solo in ospedale per un controllo. Una macchina mi è venuta addosso mentre attraversavo. >> 

<<Che cosa è successo? Arrivo subito.>> Dice ed io chiudo la chiamata. 

Stranamente entro subito e non mi fanno aspettare. Mi lasciano camminare con le mie gambe ed entro in una stanza che funge da ufficio.

<<Le faccio delle domande di routine>>. 

<<Come si chiama?>> 

<<Valentina Turchetto>>.

<<Quanti anni ha?>> 

<<Ventiquattro>>. 

<<Che sintomi ha?>>

<<Da dopo sbornia, ieri ho alzato un po' il gomito. Ho preso già un aspirina>>. 

<<E' incinta?>> Mi domanda ed io mi blocco. <<E' una domanda di routine non si deve spaventare. Glielo sto chiedendo perché dobbiamo fare una radiografia ed i raggi fanno male al bambino semmai dovesse essere incinta. In ogni caso facciamo un ecografia per sicurezza. Non si preoccupi>>. 

Il mondo sembra fermarsi. Non abbiamo usato precauzioni la sera del gala. Cazzo. 

<<Non lo so>>. Dico sotto shock. 

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Ecco qui il capitolo.  Vi avviso che da giorno 24 a giorno 27 non potrò pubblicare, ma se riesco a scrivere vi faccio una sorpresa con un aggiornamento. Spero che questo capitolo, seppur piccolo, vi piaccia. Non volevo lasciarvi senza capitolo questa sera. Vi leggo sempre <3.

Fragile // Matthew e MewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora