Capitolo 3

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<<Ciao>> Dico quando entro e i due amici di Matthew smettono di parlare ed in casa piomba il silenzio. <<Io vado in camera, tolgo il disturbo>> Chiudo la porta e mi dirigo verso la mia stanza.

<<No, aspetta>> Dice Matthew <<Te li presento. Lui è Elia e lui è Lorenzo>> 

<<Piacere Valentina>> Sorrido ad entrambi.

<<Non mi avevi detto che fosse così bella>> Dice Elia. 

<< E' un particolare che ho omesso>> Dice Matthew aggiustandosi i capelli.

<<E da quando mi trovi bella?>> Domando 

<<Oggettivamente sei una bella ragazza e tu puoi dire lo stesso di me>> 

<<E' una domanda?>> Ribatto 

<<No, è un affermazione>> 

<<Modesto il ragazzo>> Dico ridendo <<Tolgo il disturbo, sono un pò stanca >> Continuo. Saluto i due ragazzi e mi dirigo verso la mia stanza. Chiudo la porta e mi butto sul letto ed in un secondo mi addormento.

Quando mi sveglio sono le 13:00 ed ero ancora vestita e truccata della sera precedente. Mi sveglio per colpa di Matthew e della sua chitarra. Vado in bagno e ne approfitto per fare una doccia. Avvolgo il mio corpo in un asciugamano bianco e quando sono davanti allo specchio appannato, per il troppo calore, mi strucco. Mentre mi stavo per togliere l' asciugamano, la porta si apre e mi copro subito. 

<<Scusa non pensavo fosse occupato>> Ammette Matthew

<<Ora puoi andatene, sai mi devo vestire. Sono nuda>> 

<<Se decidessi di vestirti davanti a me a me non dispiacerebbe, anche se ti preferisco nuda>> 

<<Un pò di privacy in questa casa no?>> Dico spingendo fuori Matthew. 

<<Mi serve il bagno>> Ammette ed io sbuffai. Fuori dal bagno c'era troppo freddo, preferivo cambiarmi in bagno con il calore che ho creato facendomi una doccia calda, ma non avevo scelta. Presi le mie cose e mi andai a cambiare in camera. Misi una tuta nera e successivamente andai in cucina a preparare da mangiare. Mentre ero concentrata a cucinare incominciai  a canticchiare una canzone che avrei dovuto cantare quella sera stessa al solito pub. Quando trovai questo lavoro accettai subito. In realtà cercavano una band o comunque qualcuno che sapesse suonare, ma decisi di buttarmici a capofitto e così dopo aver fatto una specie di provino, mi presero. Mi pagavano una miseria, ma bastavano per condurre una vita normale.  

<<Sembra che tu abbia una bella voce>> Ammette dal nulla Matthew.

<<Ah, sei qui? La pasta è pronta>> 

<<Sento un buon odore>> 

<<Ecco a te>> Dico porgendogli un piatto di pasta con il pesto. 

Ci sedemmo ed incominciammo a mangiare. 

<<Buonissimo questo pesto>> 

<<L' ho fatto io>> 

<<Ma c'era il condimento del pesto già pronto. Ti piace complicarti la vita a quanto vedo>> 

<< Non mi piacciono le cose semplici>> 

Quando finimmo di mangiare, incominciammo a parlare un poco. 

<<Ogni giorno scopro cose nuove su di te>> Ammette 

Fragile // Matthew e MewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora