Capitolo 44

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POV MEW

Matthew mi aveva mandato un messaggio con su scritto che aveva alzato un po' il gomito e che non avrei dovuto aspettarlo, così lo chiamai allarmata. Non importava che fossero le due e mezzo del mattino, mi sarei vestita e lo sarei andato a prendere. Dopo la chiamata, non mi ero tranquillizzata. Matthew era ubriaco e sentii per di più la voce di una ragazza, che lui mi disse di essere la cameriera. Alle tre del mattino decisi di mettermi un po' a letto a riposare, ma ogni tentativo di dormire era invano.  Quando sentii del rumore mi alzai ed andai all' ingresso. Stare con Matthew significava fare le montagne russe. Mi faceva provare un turbine di emozioni. Vidi Matthew seduto sul divano e una ragazza molto vicina al suo viso. Finsi un colpo di tosse e si girarono entrambi dalla mia parte. Quella ragazza era uno spettacolo. Era bellissima. Capelli neri lunghi le scendevano lungo le spalle, le arrivavano fino a metà schiena  e quando si avvicinò le vidi il viso completamente perfetto. Aveva un sorriso smagliante, occhi verdi e labbra rosee. Non mi stupivo se Matthew mi avesse tradito con lei, era davvero bella. 

<<L' ho riaccompagnato a casa, non era in condizioni di poter guidare la moto.>> Dice La ragazza. 

<<Ti ringrazio.>> Mi limito a dire guardando Matthew. Potevo benissimo andarlo a prendere io, piuttosto che far scomodare da casa lei, almeno che non erano insieme, e l' ultima teoria mi sembrava la più plausibile. 

<<Megan piacere.>> Allunga la mano verso di me ed io mi blocco. Quella Megan? Quella della foto?

<<La cameriera, giusto Matthew?>> Domando stringendole la mano. 

<<Io ora tolgo il disturbo.>> Ammette.

<<Si, forse è meglio.>> Ribatto e l' accompagno alla porta. <<Grazie davvero per avermelo riportato a casa sano e salvo.>> Dico prima che se ne vada e lei ricambia con un sorriso. Chiudo la porta di casa e vado a prendere un aspirina, che poso nel tavolino del soggiorno, dinnanzi al divano. Matthew nel mentre si era addormentato. Gli tolsi le scarpe e lo feci distendere, per poi prendergli una coperta e farlo stare al caldo. 

<<Mew tra me e lei non è...>> Lo interrompo. 

<<Ne parliamo domani.>> Dico andando a letto. 

L' indomani mattina quando mi sveglio, Matthew era già sveglio. 

<<Grazie per l' aspirina.>> Dice ringraziandomi. 

<<Devi dire grazie a Megan che ti ha portato a casa.>> Dico mettendo il latte a riscaldare. 

<<A proposito di lei, ieri sera ho combinato un casino. Scusa davvero, se ti ho fatto preoccupare.>> Ammette alzandosi e preparandosi un caffè. 

<<Sono pronta a sentire le inutili parole che mi rifili sempre.>> Dico arrabbiata. << Mi dispiace, non volevo, mi assumo le responsabilità.>> Continuo prendendolo in giro.  Ero davvero arrabbiata. Ogni giorno c' era una ragazza nuova con cui fare i conti, con Giulia sembrava essere finita ed ora c' era anche Megan.

<< Elia pensava di farmi una sorpresa portandomi nel locale in cui lavorava Megan. Una sorpresa non gradita. >>  Ammette. 

<<Ci sei andato a letto?>> 

<<No, però quando si è avvicinata, io ero ubriaco, mi girava tutta la testa non capivo più nulla, ripetevo in continuazione il tuo nome e lei è stata una signora a riportami a casa dalla mia donna.>> 

<<Matthew hai 23 anni, datti una svegliata.>> Ammetto versando il latte nella tazza, per poi aggiungerci il caffè. Mi siedo ed incomincio a bere il mio cappuccino. 

<<Ma lo sai che sei più bella quando sei arrabbiata?>> Dice cercando di addolcirmi. Le sue braccia mi stringono la vita e poi mi lascia un bacio tra il collo e l' orecchio. 

 Io resto ferma immobile, intenta a finire di fare colazione. Matthew capendo di non avere chance con me, va in bagno a fare una doccia. Quando torna da me nel salone, scoppio a ridere. Aveva comprato dei pigiami coordinati scozzesi, che avrei dovuto indossare anche io. Mi levo il mio pigiama ed indosso quello nuovo. Poi gli salto in braccio e gli lascio un  bacino sulle labbra. Non aveva senso prendermela con Matthew. Non è successo niente tra lui e Megan ed io ci credevo. Lei sembrava una ragazza per bene, si era presentata e per non far fare un incidente a Matthew, l' aveva riportato a casa e di questo ne ero grata. 

Passiamo il resto della giornata a guardare film natalizi, con una bella cioccolata calda. Durante il film Matthew si era alzato ed era andato in bagno e poi non lo vidi spuntare più per almeno una manciata di minuti, così mi alzo per andare a controllare. Busso alla porta, ma non ricevo nessuna risposta, perciò apro e trovo Matthew intento ad accendere l' ultima candela spenta. Aveva messo delle candele lungo il bordo della vasca e la vasca era piena di schiuma. Il sorriso mi si stampò in volto. 

<<Che devi farti perdonare?>> Domando incrociando le braccia al petto.

<<Per fare una sorpresa alla mia donna, devo aver combinato per forza qualcosa?>> 

Si spogliò davanti a me ed entrò in vasca. 

<<Ti aspetto.>> Dice sorridendomi. Mi spoglio anche io, ma molto più lentamente. Sentivo i suoi occhi puntati su di me, mi stava squadrando dalla testa ai piedi. Quando mi tolsi anche l' ultimo indumento che ci separava, entrai in vasca con lui e mi attaccai i capelli in una crocchia. Mi misi tra le sue gambe e con una spugna incominciò ad insaponarmi la schiena. 

<<Il fatto che anche da ubriaco io cerchi te, la dice di gran lunga di quanto io ti ami.>> Ammette ed io sorrido, anche se lui non mi può vedere. Immergo le mie mani nell' acqua calda e dei brividi di piacere percossero tutta la mia schiena. Mi girai e incominciai a baciarlo con foga. Con un movimento mi misi a cavalcioni su di lui ed incominciammo a baciarci senza smettere neanche per un secondo, nemmeno per prendere aria. 

<<Basta.>> Dice ed io non capisco, ero confusa. Si alza e mi aiuta ad alzarmi. Mi mette un asciugamano attorno al corpo. Mi prese in braccio e mi portò nella sua stanza. 

Mi fece sdraiare sul suo letto ed incominciò a baciare la parte più sensibile del mio corpo. Strinsi i suoi capelli in un pugno, mentre gemevo di puro piacere. Entrò dentro di me e incominciò con delle spinte un po' violente, ma pur sempre di piacere. Ringraziavo, in quei momenti, di essere da sola con lui, senza avere madri o sorelle presenti, perché significava fare silenzio, invece in quella che ormai era diventata casa nostra, potevo dare via libera ai miei gemiti. 

<<Vi amo>> Dice prima di raggiungere l' orgasmo. Successivamente si mette accanto a me ed io non potevo non fargli quella domanda. 

<<Perché mi hai mentito dicendomi che era la cameriera ed invece era Megan?>> Domando levandomi un peso di dosso. 

<<Non volevo che pensassi male.>> 

<<Matthew sei tornato con lei da un incontro che doveva essere solo maschi e per giunta ubriaco. Lasciami il beneficio del dubbio.>> Ammetto.

<<Sono un casino Mew. Cerco di proteggerti, ma finisco sempre per ferirti. Se mi vuoi lasciarmi dimmelo.>> Ammette. 

<<Non potrei mai lasciarti. Io ti amo.>> Dico dandogli un bacio sulle labbra. 

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Buonasera a tutt*, eccovi il nuovo capitolo. Un pò di pace tra Matthew e Mew ci voleva. Spero che vi sia piaciuto. Domani non so se riesco a pubblicare. Come trovate il personaggio di Megan? Domani rincomincia amici, ho già letto le anticipazione e quello che posso dire è che quando la volpe non arriva all' uva dice che è acerba, carissimo Rudy. Per quanto riguarda Matthew, lui è forte. Grazie per il supporto e per essere sempre pront* a commentare il capitolo. Vi leggo sempre<3.

Fragile // Matthew e MewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora