Capitolo 17

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Riprendo subito conoscenza e quando riapro gli occhi vedo Matthew che mi solleva la testa. Faccio forza sulle braccia e mi metto seduta.

<<Che è successo?>> Domanda preoccupato.

<<Ho fatto la doccia troppo calda.>> Mi alzo, con lui che mi suggerisce di fare piano.

<<Sto bene.>> Dico.

<<Misurati la febbre.>> Mi prende in braccio.

<<Sono ancora in grado di camminare.>>

<<Sei svenuta.>> Dice e mi porta nella sua stanza. Mi fa sedere e mi mette il termometro. Dopo neanche due minuti, suona.

<<Trentasei. Niente febbre.>> Ammette sollevato.

Decido di sdraiarmi e di riposarmi. Quando mi sveglio era già sera, mi alzo e raggiungo Matthew nel salone, ma quando lo vedo, corro in camera mia per prendergli il regalo.

<<Dove vai così di fretta?>> Mi domanda

<<Eccomi>> Dico sedendomi accanto a lui. <<Ti ho fatto un regalo.>> Ammetto porgendogli il sacchetto.

<<Ma perché l' hai fatto?>> Dice sorridendomi. Apre il regalo e quando vede la maglietta se la mette subito. <<E' bellissima. Grazie amore.>> Amore. Era la prima volta che mi chiamava così. Venne verso di me e mi baciò ed io mi reputai la persona più felice del mondo. Ero al settimo cielo con Matthew al mio fianco. Finalmente non mi sentivo più vuota e triste. Passammo il resto della serata abbracciati a guardare Harry Potter.

<<Ho una cotta fin da piccola per Draco.>>

<<Ah quindi ti piacciono i cattivi.>> Domanda Matthew buttandosi sopra di me per farmi il solletico.

<<Basta.>> Dico ridendo e Matthew si ferma. Quando il film finisce vedo che Matthew si era addormentato con la testa sopra la mia spalla. Cercai di muovermi il meno possibile, ma lo svegliai.

<<Andiamo a dormire da te?>> Gli domando e lui tutto assonnato prendere la mia mano e mi porta nella sua stanza. Quando capisco che si era riaddormentato, me ne andai nella mia di camera, convinta ancora di trasmettergli il mio raffreddore, anche se non aveva tanto senso, dato che ci siamo baciati e abbiamo fatto l' amore. Se non gli viene il raffreddore dopo tutte queste cose, non gli verrà più. Andai nella mia stanza e mi addormentai subito.

Sognai Paolo che picchiava mia madre ed io ero lì immobile, senza il coraggio di mettermi in mezzo. Mi svegliai di soprassalto e mi ritrovai Matthew a petto nudo appoggiato allo stipite della porta, intento ad osservarmi.

<<Che ci fai qui?>> Domando stropicciandomi gli occhi.

<<Ci vivo.>> Ammette ridendo.

<<Che scemo.>>

<<Ti ho sentita lamentarti. Ti stavo per svegliare, ma hai fatto tutto da sola.>> Dice sedendosi nel mio letto. <<Tutto bene?>> Continua.

<<Soliti incubi.>>

<< C'è dell' altro? Perché ti ho vista strana l' altra sera con mia sorella. Non eri la Mew di sempre. C'è qualcosa che ti preoccupa?>> Domanda.

Era incredibile la capacità che aveva Matthew di percepire le cose. Mi fa strano come, in così poco tempo, lui mi capisca al volo.

<<In realtà è successo qualcosa, ma non ti farà piacere.>> Ammetto e lui diventa subito serio.

Fragile // Matthew e MewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora