Capitolo 6

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Sono passati quasi due mesi da quando Chantal è partita, quella mattina sono andato all'aeroporto senza farmi vedere e sono rimasto perplesso per quello che ho visto.

Era sola, è partita senza avere i suoi accanto.

Perché?

Me lo sono chiesto spesso e me lo chiedo tutt'ora.

Non ho ancora capito il motivo di questa partenza e poi perché la Svezia?

Come le ho promesso non ho rivelato a nessuno il nostro incontro, neanche a Pietro.

Non so neanche se Leonie lo sa, ma quando ci ritroviamo insieme noto che mi guarda come se volesse dirmi qualcosa.

Franco dopo qualche giorno della partenza l'ho sentito parlare al telefono e stava dicendo, non so a chi, che non l'ha voluta trattenere perché non vuole vederla soffrire. Poi a continuato a parlare, ma io mi sono allontanato.

Lei dopo qualche giorno come promesso mi ha chiamato per farmi sapere dov'era e cosa faceva, dandomi il suo nuovo numero e dall'ora ci sentiamo tutte le settimane e a volte anche due volte a settimana.

Parliamo di tutto e a volte di niente, ma sento che ancora non mi ha detto il vero motivo del suo allontanamento.

Mi ha anche mandato qualche foto, che tengo custodite segretamente, per farmi vedere il luogo.

Dal volto nelle foto sembra serena, ma lo sguardo non è allegro.

E' stata una giornata sfiancante ho appena fatto la doccia e sono disteso sul letto a riposarmi prima di andare a cena quando, il telefono vibra sul comodino e rispondo appena guardo chi è.

"Ehi ciao svedese" le dico ridendo

"Sono mezza svedese" sentenzia seria

Rido divertito alla sua battuta per poi chiederle com'è stata la sua giornata alla biblioteca.

"Intensa ma piacevole, con Agneta stò bene" ribadisce

Mi ha mandato anche una foto con le persone che la ospitano.

"Cosa ci troverai a lavorare in una biblioteca io non capisco" le dico perplesso

"E' molto culturale" ribadisce

"Le biblioteche ci sono anche qui se non te ne sei accorta. Potevi risparmiarti il viaggio" ribatto ridendo prendendola in giro

Lei sospira per poi dirmi seria:
"L'ho fatto per me stessa"

Non capisco perché prenda tutto sul serio e a quel punto le dico:
"Non capisco perché tu non voglia raccontarmi la verità"

Le mi guarda scocciata e io continuo:
"Vuoi che ti sia amico. Un amico vero, ma poi sei tu che non fai l'amica vera"

"Cri per favore non iniziare. Sono qui per un motivo, ma per il momento non posso dirtelo" risponde con voce tra il desolato e l'irritato

"Tutto questo è assurdo Chantal. Vuol dire che non ti fidi di me" puntualizzo serio

"La tua vita qui era perfetta. Una famiglia che ti vuole bene, una sorella che ti adora. Un sacco di amici" continuo a farle presente

"A volte l'apparenza inganna, Cri"

La sua risposta mi coglie impreparato e non faccio in tempo a dire altro che lei continua:
"Ci sono cose nella vita che ti piombano addosso all'improvviso e ti mettono k.o e devi ritrovare te stessa, per poter andare avanti"

Il suo tono di voce è serio e triste.

"Non puoi capire" mi dice infine

"Non capisco perché non so quello che ti è successo. Non ci conosciamo bene, ma so quanto la vita può essere dura, credimi" le rispondo con voce dura

Lei non fa per me (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora