Capitolo 10

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Tre anni dopo

Stò rientrando nel mio appartamento quando il telefono mi squilla e rispondo al mio migliore amico.

"Che vuoi? Ci siamo lasciati appena mezz'ora fa, senti già la mia mancanza?" lo prendo in giro ridendo

"Cretino!" mi insulta scherzosamente

"Ti ho chiamato per dirti la novità in diretta" precisa Pietro

"O perché vuoi essere sempre il primo" ribatto divertito

"Sei proprio scemo. Ma forse hai ragione, comunque bando alle ciance. Lo sai chi torna sabato?"" chiede con enfasi

"No, perché se lo sapessi non avresti chiamato" gli rispondo ironico

"Chantal! Sabato torna a casa" esordisce euforico

E io rimango basito e in silenzio sedendomi sul divano.

Io e Chantal da quel giorno che sono andato da lei in Svezia siamo stati insieme quasi un'anno.

Ci siamo amati di quell'amore intenso, sublime e affascinante.

Quando andavo a trovarla, stare con lei era una gioia immensa. Fare l'amore con lei era sempre superlativo.

Ma le cose sono cambiate nel corso del tempo, andavo sempre io a trovarla, lei non voleva mai tornare.

Mi aveva proposto di andare a vivere con lei, mi avrebbe trovato un lavoro ma il problema della Svezia è che se non conosci la lingua madre, non ti accettano in nessun posto di lavoro, anche se sai alla perfezione l'inglese.

Chantal in questo era privilegiata, aveva studiato la lingua a scuola e a me risultava difficile frequentare un corso serale.

Ci ho provato anche, ma lo Svedese è veramente difficile.

Da lì sono iniziati i litigi e sono peggiorati dopo che lei ha ritrovato sua madre, decidendo così di lasciarmi.

Franco ha sperato fino all'ultimo che io riuscissi a riportarla in Italia, e per fortuna non me ne ha fatto mai una colpa.

Conosce molto bene la sua ex e sa alla perfezione come sa essere persuasiva.

Annelie Nyberg la madre di Chantal, è una famosa pittrice Svedese, quando me l'ha presentata ho ripensato al quadro nella Pinacoteca di Brera.

In questi anni, come un coglione, sono andato spesso a riguardare quel dipinto e a pensare come ne era affascinata Chantal.

Annelie è una bellissima donna, alta, bionda, con due occhi che ti ammaliano. Capisco benissimo come Franco possa aver perso la testa per lei.

Ma per quanto bella possa essere, ha un carattere di merda. E' arrogante all'inverosimile, presuntuosa e credo che la fama abbia peggiorato il suo carattere.

Franco mi ha raccontato, dopo che io e lei ci eravamo lasciati, quello che gli ha fatto la sua ex. In poche parole lo ha lasciato con la piccola per seguire la carriera fregandosene altamente di lui, ma soprattutto di Chantal.

Non ha mai cercato la figlia, per quello lui non ha mai detto la verità a sua figlia fino a quando, lei un giorno non ha trovato dei documenti con delle lettere.

Chantal non ha mai voluto sentir ragioni, per lei quello che le dicevano sulla madre erano tutte bugie.

Ha sempre creduto che Franco e Caterina l'avessero tenuta lontano da Annelie.

Per questo aveva deciso di andare in Svezia e allontanarsi da loro.

Franco ha sempre saputo dov'era, anche se lei gli aveva detto una bugia.

Con l'aiuto di Nicholas l'aveva sempre tenuta d'occhio, senza essere invadente.

Dopo questa notizia mi chiedo il perché di questo ritorno improvviso.

"Ehi amico ci sei?" domanda preoccupato Pietro

"Sì scusami ma stavo pensando" gli rispondo tornando alla realtà

"Immagino, è stata una sorpresa sconvolgente anche per Leonie" mi fa presente

"Ci credo" asserisco diretto

Loro due stanno insieme ufficialmente da più di un anno e tra qualche mese andranno a vivere insieme.

Io invece è un'anno che vivo per conto mio, ma non sono lontano dalla mia Ginevra e dalla mia mostriciattola Martina, che adesso ha quattro anni.

Abito al piano di sopra, appena abbiamo saputo che si liberava l'appartamento, ho fatto richiesta a Nicholas come suo dipendente e dopo un mese ho avuto le chiavi.

"Leonie vuole dare una festa" continua imperterrito il mio amico

"Una festa per fare cosa, scusa non capisco" chiedo perplesso

"Già non ti ho detto il più" puntualizza

"E sarebbe?" domando basito

"La signorina torna per restare" precisa

E questa notizia mi spiazza del tutto, perché lei ha sempre puntualizzato che non sarebbe più tornata in Italia.

Amava la Svezia e amava sua madre.

"Cristian verrai alla festa?" chiede con nonchalance

"Perché dovrei venire?" domando serio

"Forse perché non l'hai mai dimenticata?" sentenzia ironico

"Ma che cazzo ne sai tu? Sai benissimo che non sono solo " ribatto risentito

"Scordati che verrò. E se dovessi venire lo farò solo per rispetto a Franco" puntualizzo tanto per fargli chiudere il becco e il discorso

E con queste parole lo saluto, versandomi poi un bicchiere di birra che scolo tutto d'un fiato.

Ed ecco che sappiamo come sono stati questi tre anni per Cristian...ma adesso l'amore risboccera'?

E perché Chantal è tornata se non voleva mai più tornare in Italia?

Lei non fa per me (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora