Lei non fa per me (Completa)

Capitolo 26

                                

Cristian

So che con Maddy dobbiamo ancora parlare ma in questo momento mi sento l'uomo più felice di questo mondo, il fatto che ha accettato la proposta mi rende tranquillo.

La festa è andata avanti fino alle due di notte fra balli, chiacchiere, scherzi e prese in giro.

Dopo aver salutato gli ultimi amici prendo i regali e Maddy per mano, avviandoci a casa.

Anche a quest'ora le strade di Milano brulicano di ragazzi che sono andati a divertirsi, ma si scorre bene e in breve tempo arrivo a casa. Appena entrati appoggio i regali e prendo la mia ragazza tra le braccia, ci guardiamo intensamente. Tra noi non ci sono parole, verranno, lo sappiamo entrambi ma, adesso c'è solo il desiderio, la passione e la voglia di ritrovarci facendo l'amore.

L'alzo di peso prendendo a baciarla su tutto il viso, sul collo mentre lei ride divertita, entro in camera rimettendola a terra per iniziare a spogliarla, sfilandole quel meraviglioso vestito che Silvia mi ha fatto scegliere l'altro giorno, regalandoglielo.

Lo getto a terra e ammirandola con solo addosso l'intimo sexy di pizzo color rosa antico.

Mi sfilo la camicia e Maddy mio accarezza il torace per scendere a sganciarmi la cintura, per poi sfilarmi i pantaloni.

Le sue carezze mi provocano sensazioni celestiali, le sgancio il reggiseno sfilandolo e mandandolo a far compagnia al vestito.

Si allontana appena per distendersi sul letto e io la seguo iniziando a baciarle le caviglie, risalendo bacio dopo bacio fino ad arrivare ad assaporare i seni, li lecco, mordo i capezzoli scuri facendola gemere di piacere.

Le catturo la bocca divorandola mentre lei prende ad accarezzarmi tutto il corpo, lambendo poi la parte intima.

Grugnisco al piacevole assalto.

Scivolo con la mano sul corpo caldo di Maddy sfilandole il perizoma, tolgo i boxer.

Mi stacco dalla sua bocca succhiandole un labbro per poi scendere fra le sue gambe e addentrandomi nel suo fulcro, lambendola con la lingua.

Il suo sapore mi manda fuori di testa, i suoi gemiti riempiono il silenzio della stanza.

Senza darle il minimo respiro risalgo su per catturare di nuovo la sua bocca, mischiando il suo sapore con i nostri baci e penetrandola dolcemente.

E' calda e bagnata all'inverosimile le scivolo dentro, mi avvolge il membro duro con le sue pareti lisce.

Mi stacco dalla sua meravigliosa bocca e la guardo mentre faccio l'amore con lei.

Mi sorride tra un gemito e l'altro, le bacio il collo, i seni e grugnisco ad ogni affondo, mentre i suoi ansimi aumentano.

Esco da lei facendola voltare a pancia in giù rientrando in lei.

"Cazzo Maddy" esclamo mordendole dolcemente un lobo

"Cristian" geme

Affondo in lei sempre più ritmato, le sue pareti mi stringono e io impazzisco spingendo sempre più, fino a sentirla al limite e con un affondo deciso l'orgasmo ci travolge, come un'uragano in piena.

Mi stringo a lei sussurrandole quanto la amo.

Esco da lei dopo che i nostri spasmi si sono calmati e lei si volta di getto abbracciandomi forte.

Allenta la presa, le prendo la mano dove porta l'anello e lo bacio.

La guardo nei suoi profondi occhi color foresta bruciata e le dico:
"Un sempre per sempre"

"Per sempre" risponde

Le catturo di nuovo la bocca e mi rimpossesso del suo corpo, amandola con dolcezza e possedendola con passione, fino al mattino.

Apro con lentezza gli occhi guardando poi l'ora sul telefono, le undici. Mi allungo facendo attenzione a non svegliare quella meravigliosa ragazza che mi dorme accanto.

La guardo ammirandola, ringraziando il cielo di averla nel letto e nella mia vita.

Le lascio un casto bacio, lei mugola tra le braccia di morfeo, mi alzo facendo piano ed entro in bagno.

Mi faccio la barba per poi infilarmi in doccia.

Indosso una tuta ed entro in cucina preparando il caffè, metto la caffettiera sul fuoco perché a me piace la moka, quando ad un tratto due braccia che adoro mi afferrano da dietro, avvolgendomi la vita.

"Amore" le dico voltandomi

Con la voce ancora assonnata mi dice:
"Mi sono svegliata e non c'eri"

"Io ci sarò sempre" le rispondo dandole un bacio

Mentre va in bagno preparo le tazzine e due merendine, Maddy torna in cucina dopo essersi infilata anche lei una tuta leggera, dopo la doccia.

Servo il caffè mettendoci seduti poi in salotto, è arrivato il momento di parlare.

"Tesoro ho bisogno di parlare con te di quello che è successo" le dico diretto

"Sì lo so" risponde con estrema calma ma con un pizzico di tristezza nella voce

E io inizio a dirle:
"Non sono mai e ripeto mai andato a letto con lei"

"Lo so, Cristian"

Le spiego tutto quello che è successo, quello che è avvenuto nei giorni precedenti e perché è avvenuto. Lei mi ascolta in silenzio, ha capito che ho bisogno di dirle qualsiasi cosa, qualsiasi pensiero, sentimento e anche qualche cattiveria, fino ad arrivare alla supposizione di Andrea sul fatto che mi abbia drogato quella sera.

Appena finisco è lei che mi racconta quando l'ha incontrata quel giorno in azienda da Silvia e cosa è riuscita a dirle, tra l'altro sputtanandosi da sola.

"Poi è arrivata Silvia e con la sua flemma le ha detto tutto quello che pensava di lei, difendendomi fino in fondo" mi fa presente

Mi spiega poi infine come ha fatto a far sì che si licenziasse.

Ora tutto mi è più chiaro.

La faccio alzare per metterla seduta sulle mie ginocchia, rivolta verso di me.

"E' tutto finito, quello che conta è che noi due siamo insieme" le dico serio

"Forse continuerò a darmi dello scemo per non essermi reso conto di quello che veramente stava accadendo" confesso

"Cristian non sei scemo, sei buono e purtroppo le persone posso essere subdole, e lei è una di queste" precisa

Annuisco per poi farle presente:
"So da Pietro che ha preso la decisione di lavorare all'estero come interprete. Se non ho capito male domani o dopo domani parte"

"Questa è una bellissima notizia" ribatte sorridendo soddisfatta

"Sai cosa facciamo adesso?" le dico svelto cambiando discorso

Alza un sopracciglio curiosa.

"A pranzo andiamo giù da Ginevra e nel pomeriggio cominciamo a fare progetti per noi due" dichiaro diretto

Sorride contenta mentre io felice come una pasqua mando un messaggio a mia sorella informandola di mettere due piatti in più a tavola.

Lei dopo poco risponde con il pollice in su e la faccina che sorride felice.

Non potrei chiedere di più dalla vita, ho già tutto.

È bene quel che finisce bene... giusto? Il proverbio non dice così?

Oh no?

Mancano pochi capitoli alla fine...