Marcus Anderson, avvocato penalista corrotto, ha salvato tanti di quei criminali che quando vinse il processo salvando il culo a un boss della mafia Italiana, si capì che c'era qualcosa che non andava.E quel qualcosa era che Anderson pagava profumatamente il giudice e la sera prima gli aveva mandato una foto di suo figlio con una pistola puntata alla testa.
Marcus Anderson era la ragione per cui quando uscì da quel tribunale dopo che i miei genitori erano stati uccisi, vidi il sorriso trionfante dei loro assassini mentre uscivano con una pacca sulla spalla e la raccomandazione di stare fuori dai guai dalla giuria.
Avevo 9 anni.
Eppure non dimentico ancora i loro occhi.
Scavalcai il corpo ormai morto di Marcus e entrai in casa sua chiudendo la porta.
Sapevo che lui era una merda, ma non pensavo che anche la sua vita lo fosse, pensai mentre guardavo le stanze sporche e spoglie della sua casa. Era praticamente una catapecchia, cadeva a pezzi, sul tavolo bollette non pagate accanto a bottiglie di wiski finite. Sorrisi al pensarlo seduto al tavolo in difficoltà al pensiero delle bollette.
Controllai tutte le stanze e presi i contanti che aveva lasciato nel cassetto della biancheria, fino a che notai l'ultima porta, provai a aprila e non si aprì.
Quando ero entrata non sapevo se ci fosse stato qualcosa di interessante qui dentro, ma ora la mia curiosità era schizzata alle stelle.
Controllai la serratura, nonostante fossi brava a scassinare, questa era una serratura complessa, che mi avrebbe richiesto tempo, e io non avevo tempo. La ruppi con la mia pistola.
Era spoglia dentro, c'era solo una scrivania con un portatile e dei fogli sparsi sopra. Tirai la catenella della lampadina e aprii il computer sapendo che ci sarebbe stato un qualche limite di sicurezza tirai fuori la mia migliore invenzione.
Tra tutte le mie doti ce n'era una in particolare. Ogni cosa che riguardasse la tecnologia era un libro aperto per me. Sapevo entrare ovunque, scannerizzare i codici di avviamento nucleare, criptare i messaggi dell'esercito, e alcune volte, come passatempo mi divertivo a scrivere nei sistemi privati di agenzie criminali che li avevo scoperti e che li avrei smascherati se non mi avessero mandato dei soldi a un certo indirizzo, vedere le loro reazioni dai monitor dei loro computer, era una cosa impagabile.
Mi bastò attaccare una chiavetta USB per far sì che tutti i suoi segreti furono svelati.
Non appena sentí le sirene della polizia mi accorsi che dovevo andarmene, non ho aspettato 17 anni per farmi sbattere in galera. Esportai tutte le informazioni su un'altra chiavetta e sbattei a terra il pc rompendolo. La polizia non sarebbe dovuta arrivare prima di me a quelle informazioni.
Prima di andarmene, andai da Marcus, presi il mio coltello e guardai in quegli occhi aperti e terrorizzati senza ormai più un briciolo di vita. Gli strappai la maglietta e incisi una parola sul suo petto.
La polizia avrebbe pensato che fosse una scaramuccia di alcuni ex clienti che evidentemente aveva ingannato, ma tutti quelli che contavano avrebbero saputo che non centravano nulla i clienti.
E che io stavo arrivando. Risi di gusto andando via da quella maledetta casa sentendo ancora il sapere dolce di quella maledetta parola.Vendetta.
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revenge
ChickLitIl mio corpo grida vendetta. La mia anima freme aspettando quel momento. La redenzione e il perdono non sono contemplati. Olimpia Swan fin da piccola ha conosciuto odio, distruzione e perdita. E ora vuol far vedere al mondo che l'errore più grand...