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Mi diede una pacca sulla spalla e mi disse - non credevo che eri perso di mia sorella fino a questo punto, io non ce la farei a vivere così! Nascondendo dentro una tale sofferenza per tutti questi anni!" Io premetti il pulsante e abbassai il finestrino elettrico aprii la tasva centrale del mio zainetto di pelle blu scuro e ne estrassi un pacco di Marlboro con due sigarette una la presi io e una la porsi ad Alberto, le accesi accesi la sua sigaretta e successivamente feci lo stesso con la mia; feci due lunghi tiri e gli dissi - Albè! Ci sono giorni in cui anche respirare mi viene pesante, notti in cui mi verrebbe voglia di urlare a squarciagola in cui vorrei addormentarmi e non svegliarmi più! Questa è il destino della mia esistenza,sono venuto fuori dal ventre di mia madre per soffrire, la sofferenza è e sarà sempre il mio pane quotidiano!" Diedi un'altra boccata alla sigaretta e ripresi - io non ho la fortuna che qualcuno si innamori di me! Ognuno ha il suo destino! E purtroppo il mio è questo! E poi....." - non dire così" mi interruppe Alberto - la vita è una ruota e gira! Vedrai che anche tu sarai felice!" Io diedi l'ultima boccata alla sigaretta e la spensi! Poi gli dissi - grazie di tutto! adesso andiamo al tabacchi che se no non troviamo più ne sigarette ne pizze!" Alberto fece una risata e disse - agli ordini cognato" mise in moto e ci diriggemmo al tabacchi

Diario di un'angosciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora