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- ok io vado!" Dissi baciando Maria sulla guancia, mi misi in macchina e mi diressi verso casa accesi la radio a tutto volume mettendo la canzone "giovanotto" dei Tinturia, mi accesi una Marlboro, mi sistemai meglio nel sedile, dieci minuti dopo arrivai a casa, entrai,mi diressi in e bagno feci una doccia rilassante, poi attraversai il corridoio fino alla mia stanza, mi lanciai sul letto e con una mano accarezzai le lenzuola dove fino ad un' ora fa c' era il meraviglioso e morbido corpo nudo di Maria, potevo sentire ancora il suo odore, l'odore della sua pellema come si dice " tutte le cose belle prima o poi finiscono" e per mia sfortuna quell'ora era scoccata!. Tornarono a farmi visita, ancor più forti di prima i miei pensieri, ( la breve tregua era giunta al termine!) Cercai di zittirli ma senza risultato, una voce nella mia mente mi accusava di aver rovinato tutto, mi sentii di aver tradito Alessia andando a letto con Maria mi sentii dinuovo uno schifo totale, mi odiavo, mi sentivo un vile, un verme, tutti avevano diritto ad essere felici, a distrarsi, a divertirsi, ad avere qualcuno da amare ma io per qualche strana e inspiegabile ragione non avevo alcun diritto, per me non c'erano diritti ma ben si un solo dannato obbligo "soffrire" tornai ad essere quello di qualche giorno prima ( uno zombie!)
I giorni precedenti al messaggio inviatomi da Alessia li passai quasi tutti in casa a bere e a rinciudermi in me stesso non rispondendo a nessuna e-mail messaggio o telefonata

Diario di un'angosciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora