Capitolo 11 - Ali blu

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Mi svegliai la mattina successiva con la luce del sole che illuminava incessantemente il viso, accompagnato dalla fragranza dei fiori. Stavo così bene che non volevo alzarmi dal letto, ma decisi di controllare se Selene si fosse svegliata. Mi alzai dal letto, mi stropicciai gli occhi e andai a controllare. Mi guardai attorno, l'aroma dei fiori che era presente mi entrava nel naso, in fondo era la casa di una ex fioraia, non mi aspettavo di meno. Arrivai davanti alla porta della sua stanza e delicatamente la aprii, affacciandomi notai che stava ancora dormendo. Decisi quindi di non disturbarla e di prepararmi nel frattempo.
Ritornai nella mia stanza per riordinare il letto, indossai la mia armatura e andai verso il bagno. "Certo che vestirmi di nero non mi dona proprio, vorrei qualcosa di più colorato," pensai, sapendo che con la capitale addosso, non potevo permettermi di indossare chissà cosa. Entrai in bagno e mi lavai la faccia, sentendo dei passi, decisi di uscire dal bagno.

-Selene: «Oggi che si fa??» Domandò.

Mi spaventai trovandola dietro la porta del bagno.

-Shimi: «Da una guaritrice visto l'infarto che mi hai fatto prendere!» Esclamai.
-Selene: «Eppure sei ancora in piedi» Rispose facendo una linguaccia.
-Shimi: «Avevo intenzione di qualche incarico comunque» Risposi.

Era suo solito fare scherzi come questo, credo che a questo punto prima stesse fingendo di dormire e quindi si era già preparata tutto. Uscimmo di casa e ci incaminammo verso la gilda, sembrava nuovamente tutto normale, le persone occupate nelle loro azioni, i bambini che correvano e giocavano di qua e là e il cinguettio di alcuni uccellini che aggiungevano una melodia dolce, sembrava come se la capitale non fosse mai stata qui.

-Selene: «Sembra come se fosse stato un brutto sogno vero?» Chiese.
-Shimi: «Si» Risposi.

Arrivammo alla gilda e ci avvicinammo al tabellone, iniziando a controllare tutti gli incarichi presenti, dal raccogliere risorse, all'uccidere mostri o semplicemente dare supporto ad alcune persone.

-Selene: «Cosa prendiamo?» Chiese.

Il mio occhio cadde su un incarico "Mostri in avvicinamento dalle pianure, ricompensa: 100 monete d'argento" Lessi. Non avevo nessuna minima idea su dove possano trovarsi le pianure, né ho mai esplorato molto esternamente da questa cittadina.

-Selene: «Vedo che hai deciso quale incarico fare!» Esclamò.
-Shimi: «Si, anche se non so bene quale strada prendere» Risposi.
-Selene: «Per tua fortuna hai un'amica che sa la strada» Disse ridendo leggermente.

Una volta accettato l'incarico, uscimmo dalla gilda e Selene mi fece strada, uscimmo dalla cittadina e ci incamminammo verso l'uscita che portava alla casetta di Arnalel.

-Shimi: «Perché questa strada?» Domandai.
-Selene: «Ahimè, ci vorrebbe una terza uscita, siamo obbligati a fare il giro lungo e soprattutto non possiamo fare il giro esterno delle mura» Rispose mentre continuava a camminare.
-Shimi: «Perché?» Domandai.
-Selene: «Perchè ci sono morte delle persone Shimi» Rispose con tono serio.

Non volevo chiederle altro, anche perché se avesse saputo che per lo scorso incarico, ho camminato lungo le mura, si sarebbe sicuramente arrabbiata. Camminammo fino a sorpassare la casetta di Arnalel, continuando lungo lo stesso sentiero.

-Selene: «Ci vorrà un po' per arrivare alla pianura, probabile che dormiremo fuori» Disse.

Non mi ero mai allontanata così tanto dal paesino, avevo sempre voluto poter esplorare ma non ne avevo mai avuto possibilità, avendo finalmente l'occasione, volevo vedere e conoscere tutto ciò che non sapevo, poter respirare arie diverse, poter vedere luoghi diversi, non mi importava dei rischi, volevo farlo e basta. Continuammo a camminare per un po', fermandoci ogni tanto a riposare.

La Kitsune di Fuoco [Hi No Kitsune]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora