Capitolo 43 - Il Desiderio della Bambina Elfa

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Divenne sera e distrutta per la lunga sessione di addestramento con Arnalel, mi buttai e mi stesi accanto al fuoco, al centro dell'accampamento.

-Re Rodrich: «Stanca, eh?» Domandò sorridente.
-Shimi: «Stanca? Quasi mi polverizzava oggi!» Esclamai esausta.
-Arnalel: «Tsk, te lo meriti» Affermò sedendosi su un tronco.
-Shimi: «Ma dovevi scegliere proprio un momento come quello? Dopo un combattimento?» Mi lamentai.
-Arnalel: «Taci» Rispose indifferente

Il mio stomaco si fece fortemente sentire, imbarazzandomi e facendo ridere tutti. Il combattimento con Rodrich e l'allenamento con Arnalel avevano completamente esaurito ogni mia piccola scorta di energia. In lontananza però, arrivò Ròn, la mia unica salvezza in tutta quella stanchezza e fame.

-Ròn: «Cavolo, se siete tanti, cucinare per tutti è veramente difficile. Per fortuna Selene mi ha dato una mano» Affermò.

Posò a terra, grazie all'aiuto di alcuni soldati, ben dieci pentoloni pieni di cibo. A prima vista sembrava una qualche tipo di zuppa fatta con tanti ingredienti, fin troppi per me da capire. Pian piano tutti noi andammo da lui con le nostre ciotole di legno, e lui le riempì a tutti con uno sguardo soddisfatto di ciò che aveva fatto.

-Shimi: «Cavolo, non vedevo proprio l'or-» Dissi prima di ricevere sulla spalla un pugno leggero da Arnalel.
-Re Rodrich: «Ha ha ha, non essere così dura con lei, non lo sa» Disse.
-Shimi: «Sapere cosa?» Domandai.
-Arnalel: «Aemh, tralasciando la tua ignoranza in merito, i giorni prima di una battaglia, quando un esercito si stabilisce e si mangia tutti insieme, tutti prima di mangiare pregano e ringraziano le divinità, gli elementi e i primordiali. Non conoscendo mai con certezza l'esito di una battaglia, ogni giorno fino alla fine della guerra si pranza e si cena come se fossero le ultime volte, dandosi forza con qualsiasi cosa. È un atto profondo» Spiegò.
-Shimi: «C'è mai stato qualcuno che non ci crede? Nelle divinità, ad esempio» Domandai.
-Arnalel: «Sì, in realtà in questo atto si spera e ci si dà forza in base a ciò che si crede e che non si crede. Alla fine, è un sperare di non conoscere cosa c'è dopo la morte così presto e di non lasciare soli i propri cari» Rispose.
-Shimi: «Beh, io teoricamente so cosa c'è dopo» Dissi.
-Re Rodrich: «Ha ha ha, non ne dubito col potere che hai e con la razza che sei, ma non è il momento ora» Disse sorridendo.

Dopo un paio di minuti, il Re batté delicatamente la mano sulla spalla del braccio che gli mancava, dando il segnale che il momento era finito e che si poteva cenare. Il silenzio di prima venne spezzato dal chiacchiericcio di tutti i soldati, che tra risate, sorrisi e divertimenti iniziarono a cenare.

-Re Rodrich: «Arnalel, dico bene? Mi sembri esperta, quante battaglie come questa hai combattuto?» Domandò.
-Arnalel: «Cinque fino a questo momento» Rispose.
-Re Rodrich: «Cosa ha scaturito quelle battaglie?» Domandò ancora.
-Arnalel: «Invidia, rabbia, rancore e tradimento. Questi le hanno scaturite e mi hanno direttamente obbligata ad andare sul fronte per proteggere mia sorella» Disse.
-Re Rodrich: «Sei una sua guardia?» Domandò.
-Arnalel: «Io sono...» Disse prima di bloccarsi.
-Shimi: «Lei è un'elfa guerriera, è veramente forte e senza di lei non saprei combattere!» Esclamai distraendola.

Arnalel si accorse del mio gesto di supporto e, dopo aver sorriso, appoggiò una mano sulla mia testa e la scosse.

-Arnalel: «Pff, vero, all'inizio eri veramente imbranata, non sapevi fare proprio un cazzo! È proprio una fortuna che mi hai incontrata» Affermò.
-Re Rodrich: «Un'elfa guerriera, eh? È veramente preziosa per una battaglia come questa» Rifletté.
-Arnalel: «Lei, che è un umano, non mi accetta per la mia praticità nella magia ma per quel che sono?» Domandò.
-Re Rodrich: «Beh, gli elfi è risaputo che sono la razza più abile nell'uso del mana e nella sua trasformazione. Ma no, non sono un umano ingordo, Miss Arnalel, lei ha un potenziale, è vero, ma ciò che più importa è che è una compagna fondamentale per Lady Shimizu» Rispose.
-Shimi: «Hehe! L'ho detto» Confermai.
-Arnalel: «Ci vuole proprio molta pazienza però per sopportarla, eh» Affermò.

La Kitsune di Fuoco [Hi No Kitsune]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora