Capitolo 41 - La Promessa di un Re

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Passò una lunga settimana e sfruttai questo periodo per allenarmi nell'uso della magia istantanea. Fu un allenamento difficile e Arnalel mi aiutò cercando di procurarmi più distrazioni possibili. A detta sua, sarebbe stato inutile imparare la magia istantanea nei momenti più tranquilli perché non sarei stata capace di utilizzarla in battaglia. Non aveva tutti i torti e, infatti, grazie al suo aiuto, iniziai a padroneggiarla anche nel combattimento. Ormai avevamo superato tutti il decimo livello di Potenza e si notava leggermente un nostro miglioramento nelle statistiche. Io, pian piano, diventavo sempre più veloce e agile, Ron più forte, Arnalel più versatile e Selene più precisa. Finalmente, però, arrivò il giorno dell'arrivo di Chalesìa a Norminton; io, ovviamente, non ne sapevo ancora nulla. La mattina mi svegliai, come ogni giorno, stropicciandomi gli occhi. Scesi le scale e andai all'ingresso di casa, dove c'erano ad aspettarmi Selene e Ron.

-Shimi: «Aah... yahm... Buongiorno, scusatemi per ieri, ero stremata per l'allenamento. Oggi cosa facciamo?» Domandai assonnata.
-Selene: «Shimi... sembri uno zombie appena uscito dal coma. Vai a darti una sistemata, Chalesìa è quasi qui, Arnalel li sta accompagnando già dalle montagne» Rispose.

Assonnata, sbattetti gli occhi per un momento e, guardandomi attorno, notai come la casa fosse completamente in ordine. Poi mi resi conto di ciò che mi era stato appena detto.

-Shimi: «Un momento... CHALESÌA È QUI?!» Esclamai.
-Ron: «Sì! Muoviti a sistemarti, che figura fai sennò!» Esclamò.
-Shimi: «Ahhhhh! E nessuno mi ha svegliata?!» Esclamai ancora.
-Selene: «Ci ho provato per ben dodici volte, Shimi!» Esclamò anche lei.
-Shimi: «Cavolo cavolo cavolo, non posso farmi vedere così, faccio schifo! Ahhhh, distraeteli, vengo subito!» Esclamai nel panico.

Corsi velocemente verso le scale e, una volta salita, entrai rapidamente in bagno e mi specchiai.

-Shimi: «Sembro veramente uno zombie!» Esclamai nel panico.

Capelli spettinati, occhi assonnati e soprattutto ero ancora in pigiama! Provai ad annusarmi ma mi resi conto che la sera prima, dopo l'allenamento, ero collassata sul letto e mi ero dimenticata di farmi anche una doccia.

-Shimi: «Cavolo, puzzo come uno zombie! Devo muovermi, devo muovermi!» Esclamai.

Mi spogliai di fretta, lanciando in aria il pigiama, entrai in doccia e iniziai a lavarmi velocemente.

-Shimi: «Cavolo! Spero di fare in tempo!» Esclamai ancora.

Mi insaponai il più velocemente possibile e, una volta finita di sciacquarmi, uscii dalla doccia con un balzo. Presi l'asciugamano, me lo avvolsi attorno per coprirmi e mi affacciai di nuovo verso lo specchio.

"Ahhh, non ho tempo per asciugarmi i capelli, beh devo pettinarli subito!" Pensai.

Mi lavai subito i denti e presi la spazzola, iniziando a pettinarmi. Fra i capelli c'erano alcuni nodi fastidiosi che, col passaggio della spazzola, mi procuravano un leggero dolore, ma non avevo tempo di pensarci. Per fortuna si scioglievano man mano che mi pettinavo.

"Beh, meglio di prima!" Pensai ancora.

Sgattaiolai fuori dal bagno e presi velocemente i miei vestiti e la Yami no Tenshi. Rientrai in bagno e iniziai a vestirmi, saltellando un po' a destra e un po' a sinistra per far in fretta.

"Cavolo, prima si che facevi schifo!" Esclamò il Demone.
"HEI! Non metterci anche tu, eh?!" Risposi.
"Che caso perso che sei" Affermò.
"Guarda che sentivo che dormivi anche tu! Quindi non puoi dir nulla!" Esclamai ancora.

Attaccai la gonna e finii di indossare la parte superiore del mio vestito. Presi la Yami no Tenshi, l'attaccai al cinto e corsi fuori dal bagno, per poi scendere le scale.

La Kitsune di Fuoco [Hi No Kitsune]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora