Capitolo 2 - Rumori in casa

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Quell'ombra si avvicinò alla porta e si rivelò essere una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi come smeraldi. Sembrava alquanto timida, fin troppo timida, quindi per farla sentire a suo agio, iniziai a parlare io.

-Shimi: «Salve, dica pure, cerca per caso qualcosa?» dissi.
-Midori: «N-non serve tutta questa formalità... puoi chiamarmi Midori» disse arrossendo.
-Shimi: «Va bene Midori, cosa ti porta qui?» domandai.
-Midori: «Ho v-visto l'annuncio qui fuori, avrei bisogno di una mano...» disse mormorando.
-Shimi: «Midori, per poterti aiutare ho bisogno che fai un piccolo sforzo e parli più forte, dimmi di più su che aiuto cerchi» dissi, facendola tranquillizzare.
-Midori: «S-scusa, io e mio nonno ultimamente sentiamo strani rumori in casa, mio nonno pensa sia il vento ma, io sono convinta sia dell'altro» disse con tono preoccupato.
-Shimi: «Capisco, prendo le mie cose e andiamo» dissi.

Ammetto che ero alquanto eccitata all'idea di aver avuto il mio primo incarico, certo potrebbe risultare qualsiasi cosa, da un piccolo animaletto che si è intrufolato in casa, a un qualcosa di più profondo. Presi le mie cose, le misi nel mio zaino e insieme a Midori, ci incamminammo verso casa sua.

-Midori: «Non è troppo lontana, si trova un migliaio di metri fuori città» disse mentre caminavamo.
-Shimi: «Dimmi, vivi solo con i tuoi nonni?» Chiesi.
-Midori: «No..vivo solo con mio nonno, mia nonna morì nel sonno, i miei genitori invece morirono per una strana malattia» disse.
-Shimi: «Che tipo di malattia?» Domandai
-Midori: «La malattia runica» Rispose.
-Shimi: «Malattia runica?» Domandai incuriosita.
-Midori: «Sì, una malattia che ancora oggi non si sa nulla, come curarla o come faccia a diffondersi, si sa solo che nelle sue fasi iniziali, indebolisce le persone e le fa sanguinare leggermente dal naso, nella fase finale invece, compare una strana runa in una parte qualsiasi del corpo e a distanza di qualche giorno... beh... muori».

Era la stessa malattia che uccise la signora Highler, avevo tante domande per la testa, una fra le tante era da cosa scaturiva questa malattia, domande che in quel momento dovevo tralasciare perché avevo un compito da svolgere.

-Midori: «La casa è questa» mi disse indicandola.

La casa si trovava vicino a un campo di grano e il terreno che la circondava, era verde e curato, la sua facciata bianca aveva delle parti dove cadevano piccole parti di vernice, le aiuole di fiori colorati che circondavano l'edificio erano in piena fioritura, un piccolo sentiero portava fin all'ingresso della casa. Non sembrava essere mal curata ma comunque in alcune parti, si notava qualche piccolo segno di decadimento, sicuramente era vecchia ma comunque era trattata bene. Bussammo e dopo poco tempo ci aprì un signore anziano che si reggeva su un bastone.

-Midori: «Ciao nonno!!! ho portato qualcuno che può aiutarci» disse contenta.
-Nonno: «Midori, quante volte devo dirtelo che saranno sicuramente animali, ormai hai fatto venire questa ragazza inutilmente» Disse rimproverandola.
-Midori: «Scusa nonno...» disse abbassando lo sguardo.
-Shimi: «Mi scusi signore, visto che ormai sono qui mi lasci dare un'occhiata per sicurezza, non mi dovete pagare nulla non si preoccupi».
-Nonno: «l'importante è che non rubi nulla!!».

Non essendo sicura di chi o cosa possa fare questi rumori, non potevo chiedergli qualcosa in cambio, anche se delle monete mi farebbero effettivamente comodo.
Entrai nella casa e la prima cosa che notai fu il rumore che faceva il pavimento fatto di assi di legno e con una di esse rotta, all'ingresso c'era un tavolo con un cofanetto su di esso, i mobili all'interno sembravano esser antichi e i muri bianchi, risplendevano con la luce del sole che veniva dalle finestre. Controllai in giro e mi incuriosì il corridoio che portava verso le stanze da letto, questo perché lungo il corridoio c'erano attaccati dei ritratti di persone, domandai loro chi rappresentassero e Midori mi rispose che suo nonno era un pittore e un agricoltore e che quelle persone nei ritratti sono sua nonna e i suoi genitori quando erano ancora in vita.
Controllai il resto della casa ma non c'era nient'altro di interessante, ormai si era fatto tardi e chiesi se potevo rimanere per la notte in modo tale da poter controllare meglio la loro situazione. Il nonno di Midori chiaramente non voleva ma fu la risposta di Midori stessa a fargli cambiare espressione e idea.

La Kitsune di Fuoco [Hi No Kitsune]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora